Sherlock Holmes e il caso Tex Willer

Per quanto Holmes possa sembrare unico, c'è un altro personaggio, quasi altrettanto longevo, che gli sta tranquillamente alla pari: Tex Willer. Non abbiamo intenzione di affiancare una lunga analisi dei testi bonelliani, anche perché c'è chi già lo ha fatto meglio di come avremmo potuto farlo; alludiamo a Non son degno di Tex, vita, morti e miracoli del mitico ranger, di Claudio Paglieri, edizioni Marsilio, 1977, ancora in catalogo in ristampa del 2008, al quale rimandiamo chi volesse divertirsi oltre che verificare le nostre affermazioni.

È molto improbabile, per non dire impossibile, che i due eroi siano connessi in qualsiasi modo; le possibilità che Gian Luigi Bonelli nel creare il suo ranger avesse in mente Sherlock Holmes sono pari a zero. Eppure ci sono una quantità di analogie fra i due personaggi sicuramente casuali, tuttavia interessanti.

Essendo entrambi i protagonisti incontrastati della loro saga non possono che avere ogni caratteristica fisica e mentale mediamente superiore a ogni altro personaggio del mondo della loro finzione. La peculiarità di Holmes è una mente incommensurabile, però è anche un superbo pugile e spadaccino, è estremamente agile, corre come un centometrista, ha una forza inaspettata, con la sua mira riesce a scrivere sulle pareti della casa della povera Mrs. Hudson le iniziali della regina a pistolettate, si è allenato per vederci anche al buio, può stare giorni senza dormire e senza mangiare.

A sua volta, Tex è essenzialmente un uomo d'azione, che sa fare alla perfezione tutto quello che abbiamo appena detto di Holmes ma, oltre a saper sparare e menare le mani, ha anche un cervello sopraffino: tutte le volte che si trova in situazioni di pericolo mortale, ossia quasi sempre, riesce a trovare un piano per far fessi i suoi numerosi avversari; in più ha un intuito che non lo fa mai sbagliare nel giudicare una persona.

Dunque entrambi eccellono in tutto.

Altra cosa che li accomuna è il loro personalissimo concetto di giustizia. Entrambi sono uomini di legge; Holmes un detective che spesso affianca la polizia, Tex un ranger. Ma il loro senso della giustizia va molto oltre la legge. All'approfondimento di 2.9. aggiungiamo questa frase:

"Well, Watson, we shall see who will win in the long run. I am going out now!”

“To the police?”

“No; I shall be my own police. When I have spun the web they may take the flies, but not before.”

"Bene, Watson, vedremo chi vincerà alla lunga. Adesso vado!"

"Alla polizia?"

"No; io stesso sarò la mia polizia. Quando avrò tessuto la ragnatela potranno prendere le mosche, non prima."

(p. 182)

Ovviamente è Holmes a parlare, ma è una frase che potrebbe stare tranquillamente in bocca a Tex, e chi conosce il ranger non può che confermarlo.

Numerosi sono i casi nei quali sorvolano sui crimini commessi e numerosi quelli nei quali si comportano da criminali, a fin di bene ovviamente, tanto che Scotland Yard da un lato, sceriffi e giacche azzurre dall'altro si lagnano che:

“We can’t do these things in the force, Mr. Holmes,” said he. “No wonder you get results that are beyond us. But some of these days you’ll go too far, and you’ll find yourself and your friend in trouble.”

"Non c'è da stupirsi che otteniate risultati migliori dei nostri, signor Holmes", disse. "Noi della polizia non possiamo fare queste cose, ma uno di questi giorni farete un passo più lungo della gamba e vi troverete nei guai, voi e il vostro amico."

(p. 796)

Molti nemici, molto onore, diceva un tempo un pessimo soggetto; se questo stupido motto fosse attendibile, sia Tex che Sherlock Holmes onore ne avrebbero da vendere. Innumerabili sono i delinquenti che sono finiti dietro le sbarre per colpa loro e non è raro che i criminali li minaccino delle più feroci vendette. Tex risponde, con un'alzata di spalle, che tutti quelli che ci hanno provato sono finiti all'inferno a spalare carbone, Holmes è più garbato:

“You’ve done yourself no good this morning, Mr. Holmes, for I have broken stronger men than you. No man ever crossed me and was the better for it.”

“So many have said so, and yet here I am,” said Holmes, smiling. “Well, good-morning, Mr. Gibson. You have a good deal yet to learn.”

"Vi siete apena dato la zappa sui piedi, signor Holmes, ho spezzato uomini più forti di voi. Nessuno mi si è mai messo di mezzo senza pentirsene."

"L'hanno detto in tanti, eppure eccomi qua", disse Holmes, sorridendo. "Bene, buongiorno, signor Gibson. Avete ancora molto da imparare."

(p. 920)

“I shall get level with you, Altamont,” he said, speaking with slow deliberation. “If it takes me all my life I shall get level with you!”

“The old sweet song,” said Holmes. “How often have I heard it in days gone by. It was a favorite ditty of the late lamented Professor Moriarty. Colonel Sebastian Moran has also been known to warble it. And yet I live and keep bees upon the South Downs.”

"Ve la farò pagare, Altamont", disse, scandendo ogni parola. "Mi ci volesse tutta la vita, ve la farò pagare cara!"

"La solita vecchia canzonetta", disse Holmes. "Quante volte l'ho sentita in passato. Era la canzone preferita del compianto professor Moriarty, anche il colonnello Sebastian Moran l'ha cantata, eppure sono ancora vivo e allevo api nei South Downs."

(p. 843)

ma il concetto è quello.

Quante volte, mentre sono all'inseguimento di una banda di indiani ribelli, di una banda di desperados, coyoteros, comancheros e via dicendo, Tex e Carson s'imbattono in una strage di pacifici contadini, allevatori, viaggiatori in diligenza, ecc. vittime delle suddette bande ma, per non perdere tempo, si affrettano a seppellire sommariamente i cadaveri, giusto per togliere i pane di bocca a coyote e avvoltoi, e si fiondano di nuovo in sella senza nemmeno avvertire le giacche azzurre del potenziale pericolo per non perdere la pista ancora calda? Non lo sappiamo perché Claudio Paglieri non  le ha contate, ma sono comunque tante. Però quello è il selvaggio West, dove le pistole dettano legge e le convenzioni sono ridotte al minimo. Altra cosa è l'Inghilterra, ma anche nel vecchio Regno Unito, quando Holmes, in Priory school, trova il corpo senza vita del povero professor Heidegger non sembra avere reazioni diverse:

“It is a little difficult to know what to do, Watson,”  said he, at last. “My own inclinations are to push this inquiry on, for we have already lost so much time that we cannot afford to waste another hour. On the other hand, we are bound to inform the police of the discovery, and to see that this poor fellow’s body is looked after.”

"È difficile decidere cosa fare, Watson", disse alla fine. "Fosse per me porterei avanti l'inchiesta perché abbiamo già perso troppo tempo e non possiamo permetterci di sciupare un'altra ora, d'altra parte siamo tenuti a informare la polizia della scoperta e a fare in modo che si occupino del corpo di questo poveretto."

(p. 474)

A trarlo d'impaccio sarà un contadino di passaggio che Holmes incaricherà di avvertire chi di dovere.

Le persone eccezionali si chiamano così perché, rispetto a tutti gli altri, fanno eccezione. Abbiamo già fatto notare la splendida efficienza fisica di Holmes nonostante fumi, beva alcolici, tè e caffè e si droghi. Non ci siamo soffermati sulla sua dieta.

Questa è una colazione tipo del Nostro, così come viene descritta in Engineer's thumb. L'ingegnere dal pollice mozzato arriva all'ambulatorio di Watson prima delle sette; tempo di medicarlo e arrivare in Baker Street, che è a poco più di un chilometro, ci vuole un quarto d'ora a piedi; potrebbero essere circa le nove di mattina:

Sherlock Holmes was, as I expected, lounging about his sitting-room in his dressing-gown, reading the agony column of The Times and smoking his before-breakfast pipe, which was composed of all the plugs and dottles left from his smokes of the day before, all carefully dried and collected on the corner of the mantelpiece.

Come mi aspettavo, Sherlock Holmes bighellonava in vestaglia in salotto, leggendo la colonna degli annunci del Times e fumando la sua pipa prima di colazione, composta da tutti i rimasugli delle pipe fumate il giorno prima, accuratamente asciugati e raccolti in un angolo della mensola del camino.

(p. 228)

Dopo la "before breakfast pipe", uova e pancetta:

He received us in his quietly genial fashion, ordered fresh rashers and eggs, and joined us in a hearty meal.

Ci accolse coi suoi modi pacatamente cordiali, ordinò altra pancetta e uova e si unì a noi in un abbondante pasto.

(ib.)

A volte, prima di colazione si concede un goccetto:

“You see, Watson,” he explained in the early hours of the morning as we sat over a glass of whisky and soda in Baker Street."

"Vedete, Watson," si mise a spiegare nelle prime ore del mattino, mentre eravamo seduti davanti a un bicchiere di whisky and soda in Baker Street."

(p. 146)

E questo, invece, è un esempio di "little cold supper", così come descritta in The noble bachelor:

There were a couple of brace of cold woodcock, a pheasant, a pâté de foie gras pie with a group of ancient and cobwebby bottles.

C'erano un paio di beccacce fredde, un fagiano, una terrina di foie gras e alcune vecchie bottiglie polverose.

(p. 245)

Dunque una dieta esclusivamente animale: uova e carne, altrove si accenna ai tramezzini che, come tutti gli inglesi, ama trangugiare a tutte le ore:

He ran out and ran in, smoked incessantly, played snatches on his violin, sank into reveries, devoured sandwiches at irregular hours, and hardly answered the casual questions which I put to him.

Usciva, entrava, fumava senza sosta, strimpellava il violino, sprofondava in fantasticherie, divorava panini agli orari più strani e a stento rispondeva alle domande che gli facevo.

(p. 572)

mai un'insalata, legumi, pesce, frutta[1]. Oltre all'inevitabile stitichezza, Holmes dovrebbe avere il colesterolo alle stelle e soffrire di una disastrosa forma di gotta, altro che alcuni sporadici attacchi di  reumatismi, come dice Watson nella sua prefazione a His last bow.

Invece niente. Lo stesso si può dire di Tex che fuma, beve superalcolici, birra e, quando va a trovare El Morisco, anche vino, non beve tè, ma ingurgita litri di caffè, infine ha una dieta a base di bistecche alte tre dita e montagne di patatine fritte. Si potrà obiettare che Tex almeno non si droga, ma non è così; nel numero 77, Il tesoro del tempio, Tex incontra per la prima volta El Morisco che gli fa assaggiare il peyote. El Morisco fa una gran confusione fra peyote, che è una cactacea (lophophora williamsii) e i funghi magici (funghi appartenenti ai generi psilocybe e stopharia); il che, per essere un naturalista, è abbastanza grave, ma essendo egiziano glielo perdoniamo. Più grave sarebbe stato confondere il Cyperus Papyrus col Cyperus albostriatus.

Holmes e Tex non possono avere nessuna relazione, dicevamo, eppure è curioso che Tex faccia la conoscenza di El Morisco grazie a un medico chirurgo militare, il dottor Walson.

Comunque, a dispetto di una dieta che porterebbe chiunque alla tomba in breve tempo, Holmes e Tex sono sempre efficienti al massimo delle loro possibilità. Quando Holmes si sente male è perché devono ammazzare qualcuno dove va in convalescenza, mentre Tex non dice ahi! nemmeno quando lo bucano con una pallottola.

Che l'eroe di una saga abbia caratteristiche eccezionali è comprensibile, quindi non è poi stranissimo che Holmes e Tex siano simili; un po' più strano è che i loro compagni abituali, Watson e Kit Carson, lo siano ancor di più.

Nei primi numeri, Kit Carson se la gioca con Tex, è già un mitico ranger e è talmente bravo con la pistola che spesso si rivela opportuno quando Tex stuzzica un'intera tribù di indiani o un esercito di desperados. Quando Watson esordisce, magari non è all'altezza di Carson, ma è un laureato, brillante, coraggioso, dotato di solido buon senso; è Holmes a essere un genio, ma è chiaro che apprezza l'aiuto del dottore e lo preferisce a chiunque altro.

Poi, come Carson, pian piano comincia ad assumere un ruolo moderatamente comico; porge la battuta a Holmes per i caustici commenti dei quali, spesso, lui stesso è il bersaglio. Come succede anche a Carson dopo le prime storie, non capisce mai cosa sta succedendo però, a differenza del vecchio cammello, ciò è funzionale al racconto: mentre in Tex le storie sono abbastanza chiare e le domande da fesso servono solo per far riordinare le idee ai lettori più distratti, senza la stupidità di Watson si corre il rischio di non capire nulla perché, a parte The sign of the four, il lettore non ha a disposizione assolutamente nulla per immaginare come Holmes sia arrivato alla sua geniale conclusione, magari il colpevole sa già chi è perché lo schema dei casi si ripropone con regolarità, ma per quale motivo, senza le domande di Watson non avrebbe modo di saperlo.

Come Carson, Watson è addetto ai compiti più umili come chiamare una carrozza, prendere volumi da consultare, leggere ad alta voce gli articoli di giornale, una volta Holmes lo fa telefonare a un cliente come fosse una segretaria, non prepara il tè giusto perché lo fa già la signora Hudson, mentre al povero Carson tocca sempre preparare il caffè.

Con le donne Holmes e Tex non hanno molta sintonia. Vero è che Tex ha sposato la dolce Lilith che gli ha addirittura dato un figlio ma, a parte lei, le donne non sembrano fargli né caldo, né freddo, anche se nella nuova serie "Tex Willer", il giovane Tex non disdegna la compagnia femminile. Della misoginia di Holmes abbiamo parlato diffusamente. Al contrario dei due eroi, sia Carson che Watson sono invece molto sensibili al fascino femminile. Fra i due quello più fortunato è Watson che almeno si sposa due volte; invece quando Carson mette gli occhi su qualche pollastra, arriva subito il commento acido di Tex: "Non è pane per la tua dentiera, vecchio reprobo".

Oltre a questo, ai due umili gregari tocca anche badare all'incolumità del loro leader; Watson salva due volte la vita a Holmes, la prima volta in The empty house, quando sta per essere sopraffatto dal colonnello Moran:


[1]  A parte l'arancia di ASH5 ma, si ricorderà, che Holmes si limita a toglierne i semi, né la mangia, né ci si fa una spremuta.

 

At that instant Holmes sprang like a tiger on to the marksman’s back and hurled him flat upon his face. He was up again in a moment, and with convulsive strength he seized Holmes by the throat; but I struck him on the head with the butt of my revolver and he dropped again upon the floor. I fell upon him, and as I held him my comrade blew a shrill call upon a whistle.

Proprio in quell'istante Holmes balzò come una tigre alle spalle del tiratore e lo stese faccia a terra. Lui in un attimo si rialzò e con forza convulsa afferrò Holmes per la gola, ma io lo colpii in testa col calcio della rivoltella e si accasciò di nuovo a terra. Mi buttai su di lui e mentre lo tenevo il mio compagno emise un trillo acutissimo con un fischietto.

(p. 421)

e nel già citato tentativo di auto avvelenamento in Devil's foot e pure il vecchio Carson, nonostante si siano salvati la vita a vicenda decine di volte, è in vantaggio su Tex.

Ho confrontato Holmes e Tex perché nella mia libreria i numeri di Tex se ne stanno tutti allineati dall'1 all'ennesimo, ma credo che si possa ottenere un risultato analogo con un qualsiasi eroe dei fumetti dell'epoca classica; quelli più recenti spesso sono più complessi e hanno le loro zone d'ombra.

Già lo avevamo accennato: se Sherlock Holmes è figlio dei Penny dreadful, i fumetti ne sono i nipoti, perciò hanno quest'aria di famiglia. Le serie televisive rappresentano la progenie più recente; ovviamente i protagonisti sono delineati in maniera meno manichea, ma è noto che la morte di un personaggio amato in una serie famosa o la fine della serie stessa generino montagne di commenti in rete di spettatori delusi, furibondi, afflitti o quant'altro. C'è da chiedersi cosa sarebbe successo dopo la pubblicazione di The final problem, se nel 1893 ci fosse stata la rete.

Sarebbe interessante analizzare la trasformazione da prodotto seriale letterario a prodotto seriale televisivo nelle serie o sceneggiati televisivi (come si diceva un tempo); ricordo anche una produzione italiana, alla fine degli anni Sessanta, con Nando Gazzolo nel ruolo di Sherlock Holmes e Gianni Bonagura nei panni di Watson. Purtroppo, anche ammesso che riuscissi a trovare e visionare l'immensa produzione holmesiana, mi manca la competenza nel campo specifico. E poi perché non anche i film? E i fumetti? Ma tutto questo non faceva parte del nostro progetto, poi il campo d'indagine è immenso; ci avrei dovuto pensare più di quarant'anni fa. Se a qualcuno interessasse farlo, può partire da qui, dalla genesi del personaggio, e continuare fino a quando Sherlock Holmes rimarrà nell'immaginario.