La valle della paura
1915

Quarto e ultimo romanzo con protagonista, si fa per dire, Sherlock Holmes. In realtà l'indagine vera e propria prende poco più di una ventina di pagine, circa un terzo del romanzo; la parte più consistente è rappresentata dalla storia di Jack Douglas, alias Jack McMurdo, alias Birdy Edwards, presunta vittima del delitto sul quale Holmes indaga.

"I am inclined to think—” said I.

“I should do so,” Sherlock Holmes remarked impatiently. I believe that I am one of the most long-suffering of mortals; but I’ll admit that I was annoyed at the sardonic interruption.

"Really, Holmes,” said I severely, “you are a little trying at times.”

"Sono incline a pensare ..." dissi.

"Anch'io dovrei," commentò Sherlock Holmes con stizza. Credo di essere il più mite dei mortali; ma quella sardonica interruzione mi infastidì non poco.
 

"Veramente, Holmes," dissi severamente, "a volte siete pesante."

(p. 661)

Grande inizio, e si prosegue sullo stesso tono, dopo che Holmes apre una lettera inviata da un certo Porlock[1]:

 

“Porlock, Watson, is a nom-de-plume, a mere identification mark; but behind it lies a shifty and evasive personality. In a former letter he frankly informed me that the name was not his own, and defied me ever to trace him among the teeming millions of this great city. Porlock is important, not for himself, but for the great man with whom he is in touch. Picture to yourself the pilot fish with the shark, the jackal with the lion—anything that is insignificant in companionship with what is formidable: not only formidable, Watson, but sinister—in the highest degree sinister. That is where he comes within my purview. You have heard me speak of Professor Moriarty?”

“The famous scientific criminal, as famous among crooks as—”

“My blushes, Watson!” Holmes murmured in a deprecating voice.

“I was about to say, as he is unknown to the public.”

“A touch! A distinct touch!” cried Holmes." 

"Porlock, Watson, è un nom-de-plume, un semplice pseudonimo; ma dietro c'è una personalità sfuggente e ambigua. In una precedente lettera mi ha detto chiaramente che non era il suo nome e mi ha sfidato a rintracciarlo fra le milioni di persone che brulicano in questa grande città. Ma non è importante Porlock, quanto l'individuo col quale è in combutta. Immaginatevi il pesce pilota con lo squalo, lo sciacallo col leone, qualunque cosa insignificante in compagnia di ciò che è formidabile: non solo formidabile, Watson, ma sinistro - sinistro al massimo grado. È questo che rientra nelle mie competenze. Mi avete sentito parlare del professor Moriarty?"

"Il famoso criminale scientifico, famoso tra i malfattori quanto  ..."

"Mi fate arrossire, Watson!" Mormorò Holmes in tono di falsa modestia.

"Stavo per dire, quanto ignoto al pubblico."

"Touché! Decisamente Touché!" esclamò Holmes. "

(p. 661)

A parte le battute, dunque, Watson sa bene chi sia Moriarty mentre in The final problem a sentirne il nome casca dalle nuvole, eppure l'avventura non può essere che precedente alla primavera 1891, data della morte del Napoleone del crimine. Per risolvere questa incongruenza che sta assillando gli holmesologi da più di cent'anni, avanziamo l'ipotesi che ormai Watson ascolti con un orecchio solo le elucubrazioni dell'amico e lo assecondi a prescindere.

VF si svolge alla fine degli anni '80, come apprendiamo quando Watson illustra la carriera dell'ispettore MacDonald, che conduce l'indagine:

He was still chuckling over his success when Billy swung open the door and Inspector MacDonald of Scotland Yard was ushered into the room. Those were the early days at the end of the ’80’s, when Alec MacDonald was far from having attained the national fame which he has now achieved. He was a young but trusted member of the detective force, who had distinguished himself in several cases which had been entrusted to him. His tall, bony figure gave promise of exceptional physical strength, while his great cranium and deep-set, lustrous eyes spoke no less clearly of the keen intelligence which twinkled out from behind his bushy eyebrows. He was a silent, precise man with a dour nature and a hard Aberdonian accent.

Stava ancora ridacchiando per il suo successo quando Billy aprì la porta, introducendo l'ispettore Mac Donald di Scotland Yard. Eravamo alla fine degli anni '80, quando Alec MacDonald era ben lungi dall'aver raggiunto la reputazione che ha adesso. Era un giovane ma capace funzionario della polizia investigativa che si era distinto in diversi casi che gli erano stati affidati. La sua figura alta e ossuta faceva presagire una forza fisica eccezionale, mentre il volume del cranio e gli occhi infossati e lucenti indicavano non meno chiaramente l'intelligenza acuta che brillava dietro le sue sopracciglia folte. Era un uomo silenzioso e preciso di natura austera e con un duro accento scozzese.

(p. 664)

Porlock manda a Holmes un messaggio cifrato, ma non esiste codice che Holmes non sappia decifrare. Poco dopo arriva un altro messaggio, stavolta non cifrato, nel quale Porlock dice che ormai è troppo tardi. Holmes decifra comunque il primo messaggio e capisce che un tale Douglas è in pericolo a Brilstone. MacDonald arriva trafelato annunciando, appunto, l'omicidio di Jack Douglas, a Brilstone. Holmes, Watson e MacDonald si recano al castello di Birlstone dove trovano la giovane e bella vedova, la servitù e un amico del defunto, Mr. Barker. La sera precedente era risuonato un colpo d'arma da fuoco, Barker è il primo ad arrivare e trova la vittima sfigurata da due colpi di fucile a canne mozze di marca nordamericana. Tutto è avvenuto in pochi minuti durante i quali l'assassino, dopo essersi introdotto nel castello, è riuscito ad ammazzare Douglas, sfilargli la fede dal dito e a dileguarsi prima che Barker alzasse il ponte levatoio sul fossato che circonda la proprietà.

Il narratore cerca di portare il lettore sulla strada sbagliata con un falso indizio, come già era successo in Baskerville, ma questa volta è troppo incongruente, un lettore attento non ci cascherebbe mai; ci cascano invece sia Watson che MacDonald. Intanto viene detto subito che Douglas era un cinquantenne, ben piantato, ma pur sempre un cinquantenne, mentre la moglie è sulla trentina e il fraterno amico, Barker, è più giovane di lui e è un bell'uomo. Poi viene fuori che Douglas era geloso:

 “Well, I guess you gentlemen are only doing your clear duty after all, and I have no right to stand in the way of it. I’d only ask you not to worry Mrs. Douglas over this matter; for she has enough upon her just now. I may tell you that poor Douglas had just one fault in the world, and that was his jealousy. He was fond of me—no man could be fonder of a friend. And he was devoted to his wife. He loved me to come here, and was forever sending for me. And yet if his wife and I talked together or there seemed any sympathy between us, a kind of wave of jealousy would pass over him, and he would be off the handle and saying the wildest things in a moment. More than once I’ve sworn off coming for that reason, and then he would write me such penitent, imploring letters that I just had to. But you can take it from me, gentlemen, if it was my last word, that no man ever had a more loving, faithful wife—and I can say also no friend could be more loyal than I!”

"Dopotutto voi signori state facendo solo  il vostro dovere e non ho certo il diritto di ostacolarvi. Vi pregherei solo di non assillare troppo la signora Douglas perché è già abbastanza provata. Posso dirvi che il povero Douglas aveva un solo difetto al mondo; la sua gelosia. Mi voleva bene, nessuno poteva essere più affezionato a un amico come lo era lui a me, e era devoto a sua moglie. Era contento che venissi e mi mandava sempre a chiamare, eppure se io e sua moglie parlavamo insieme o sembrava che fra noi ci fosse simpatia, gli venivano attacchi di gelosia, sembrava fuori di testa e in quei momenti gli uscivano di bocca le cose più terribili. Più di una volta ho giurato di non mettere più piede qui per quel motivo, ma poi mi scriveva lettere così pentite e accorate che non potevo non tornare. Ma potete credere, signori, fosse la mia ultima parola, che nessun uomo ha mai avuto una moglie più amorevole e fedele e che nessun amico potrebbe essere più leale di me!"

(p. 679)

Quando interrogano la vedova a Watson vengono alcuni dubbi:

She entered now, a tall and beautiful woman of thirty, reserved and selfpossessed to a remarkable degree, very different from the tragic and distracted figure I had pictured. It is true that her face was pale and drawn, like that of one who has endured a great shock; but her manner was composed, and the finely moulded hand which she rested upon the edge of the table was as steady as my own. Her sad, appealing eyes travelled from one to the other of us with a curiously inquisitive expression. That questioning gaze transformed itself suddenly into abrupt speech.

“Have you found anything out yet?” she asked.

Was it my imagination that there was an undertone of fear rather than of hope in the question?

Entrò una donna di trent'anni, alta e bella, riservata e molto padrona di sé, molto diversa dalla figura tragica e provata che avevo immaginato. È vero che aveva il viso pallido e tirato come quello di chi ha subito un grave shock, ma i suoi modi erano composti e la mano finemente modellata che poggiava sul bordo del tavolo era ferma quanto la mia. I suoi occhi tristi e attraenti si spostarono dall'uno all'altro di noi con una curiosa espressione indagatrice. Quello sguardo interrogativo diventò una domanda.


"Avete già scoperto qualcosa?" chiese.

Era la mia immaginazione o c'era una vena di paura più che di speranza nella domanda?"

(p. 680)

Poi, quando esce dalla stanza:

She rose, and I was again conscious of that quick, questioning glance with which she had just surveyed us. “What impression has my evidence made upon you?” The question might as well have been spoken. Then, with a bow, she swept from the room.

“She’s a beautiful woman—a very beautiful woman,” said MacDonald thoughtfully, after the door had closed behind her. “This man Barker has certainly been down here a good deal. He is a man who might be attractive to a woman. He admits that the dead man was jealous, and maybe he knew best himself what cause he had for jealousy. Then there’s that wedding ring. You can’t get past that. The man who tears a wedding ring off a dead man’s—What do you say to it, Mr. Holmes?”

Si alzò e fui di nuovo consapevole di quello sguardo rapido e interrogativo che ci aveva appena gettato. "Che impressione vi ho fatto?" Sembrava voler dire. Poi, con un inchino, uscì dalla stanza.

 

"È una donna bellissima, veramente molto bella", disse MacDonald pensieroso, dopo che la porta si fu chiusa dietro di lei. "Quel Barker viene spesso. È un uomo che potrebbe far colpo su una donna; ha ammesso che il morto era geloso e forse sapeva bene quale fosse la causa. Poi c'è quella fede nuziale, non si può ignorare. L'uomo che strappa la fede a un morto ... Che ne dite, signor Holmes?"

(p. 681)

Ma Holmes non è d'accordo e neppure il lettore attento al quale abbiamo accennato poc'anzi: perché diavolo un complice di Moriarty avrebbe dovuto mettere in guardia Sherlock Holmes per sventare l'assassinio di Douglas se si fosse trattato solo di un piano maldestro di due amanti? e del messaggio erano al corrente sia Watson che MacDonald. Anche Holmes sembra esseresi completamente dimenticato di Moriarty: confuta la teoria del detective di Scotland Yard con tutta una serie di sottili sillogismi senza opporre l'obiezione più ovvia.

Infine si scopre che il morto non era Douglas, ma il sicario che, andato per suonare, era stato suonato. L'uomo ha un triangolo inscritto in un cerchio marchiato a fuoco sul braccio; lo stesso che ha Douglas, il simbolo della società segreta alla quale erano entrambi affiliati, si tratta infatti di un confratello nordamericano di Douglas in cerca di vendetta. Il sicario era riuscito a entrare nel castello e a nascondersi nello studio, si era scontrato con Douglas che nella lotta riesce accidentalmente a ucciderlo, sfigurandolo. A quel punto Douglas decide di far credere a tutti che il morto sia lui per fuorviare i criminali che lo perseguitano, nascondendosi in uno dei passaggi segreti del castello. Per ingannare il tempo si era messo a scrivere la propria storia; la consegna a Watson dicendogli di pubblicarla.

E Moriarty? Ancora nulla, dobbiamo avere pazienza.

La seconda parte, nell'economia della nostra indagine, val meno di zero, ma la riassumiamo per amor di completezza.

 La famigerata società segreta alla quale sono affiliati sia Douglas che il suo persecutore è stata tradotta da Mondadori "Antico Ordine degli Uomini Liberi", mentre Newton Compton traduce "frammassoneria"; potrebbero aver ragione tutti e due. La società segreta in questione si chiama "Eminent Order of Freemen" e i suoi componenti si fanno chiamare "scowrers" che è un termine arcaico che potrebbe essere reso con "teppisti", oggi si direbbe "hooligans", però è suddivisa in logge, ci sono domande e risposte rituali, i confratelli sono tenuti ad aiutarsi a vicenda e il simbolo che viene marchiato a fuoco sul braccio, il triangolo inscritto nel cerchio, può ricordare sia il triplo tau, ossia tre T inscritti in un triangolo inscritto a sua volta in un cerchio, sia la piramide inscritta nel cerchio, tipici simboli massonici. Conan Doyle sapeva dove trovare l'ispirazione, essendo lui stesso iniziato alla massoneria di rito scozzese il 26 gennaio 1887 e per anni presidente della Loggia Phoenix n. 257 di Southsea Hampshire. Molto più mite dei membri dell'Eminent Order of Freemen, Conan Doyle era solito leggere ai suoi confratelli i racconti di Sherlock Holmes in anteprima.

Perché dunque questa non troppo velata allusione alla società della quale lui stesso faceva parte, descrivendola, oltretutto, come un ricetto di pendagli da forca? Sappiamo che Conan Doyle aderì alla massoneria nel 1887, ne uscì una prima volta nel 1889; nel 1902 tornò in seno alla società per uscirne definitivamente nel 1911, The Valley of Fear fu pubblicato a puntate sullo Strand fra il 1914 e il 1915, quindi Conan Doyle non ne faceva più parte. Può darsi che lo scrittore si fosse voluto levare qualche sassolino dalla scarpa e magari sotto i personaggi fittizi del suo romanzo, si celasse qualcuno dei suoi ex confratelli che gli stava particolarmente sullo stomaco. Anche se questo esula dalla nostra indagine saremmo curiosi di saperne di più, ma temiamo che per approfondire il caso non ci sia altro modo che rivolgersi al tavolino a tre gambe. In ogni caso, Douglas o comunque si chiami, sostiene anche che la Loggia di Chicago era votata al bene, le Logge con le quali avrà a che fare nella Valle della Paura erano la classica eccezione alla regola.

Dunque, un tale McMurdo, alias Douglas, membro dei famosi Freemen, arriva nella Valle di Vermissa, in fuga da Chicago dove aveva ucciso un uomo. Viene accolto a braccia aperte dalla Loggia locale e diviene in breve il farabutto preferito del capo, McGinty, suscitando la gelosia del truce Baldwin. Quando si viene a sapere che Birdy Edwards, il migliore agente della Pinkerton, è sulle loro tracce, McMurdo si offre di attirarlo in una trappola; in realtà sarà la cupola degli Scowrers a essere presa in trappola dall'astuto agente che ha fatto il doppio gioco sotto le mentite spoglie di Jack McMurdo.

McMurdo/Edwards deve comunque fuggire per salvarsi la vita. Fugge con una ragazza conosciuta nella Valle, che sposerà a Chicago. Cambia nome in Douglas e cerca di far perdere le tracce in California, dove la moglie muore, infine raggiunge l'Inghilterra, dove si sposa per la seconda volta. L'inesorabile Baldwin riesce a rintracciarlo e vuole ucciderlo ma, come abbiamo visto, ha la peggio.

E siamo arrivati all'epilogo e si torna a Baker Street. Intanto il solerte Watson ci informa che Douglas è stato assolto per legittima difesa. A questo punto Holmes si ricorda di Moriarty e sa che il pericolo non è finito, quindi scrive alla moglie di Douglas (perché non a lui? visto che ha sempre mostrato la massima diffidenza del gentil sesso?):

Get him out of England at any cost,” wrote Holmes to the wife. “There are forces here which may be more dangerous than those he has escaped. There is no safety for your husband in England.”

 

"Portatelo via a ogni costo", scrisse Holmes alla moglie. “Ci sono forze qui che potrebbero essere più pericolose di quella alla quale è sfuggito. Vostro marito non è al sicuro in Inghilterra."

(p. 732)

I Douglas/McMurdo/Edwards partono dunque per l'Africa, ma durante il viaggio Douglas viene ucciso per davvero. Riportiamo per intero la pagina finale (733) perché è da lì che vediamo nascere in Holmes la determinazione di eliminare Moriarty.

Barker piomba a Baker Street sconvolto con un messaggio della signora Douglas:

“Jack has been lost overboard in gale off St. Helena. No one knows how accident occurred.
— “Ivy Douglas.”
 

“Ha! It came like that, did it?” said Holmes, thoughtfully. “Well, I’ve no doubt it was well stagemanaged.”

“You mean that you think there was no accident?”
 

“None in the world.”

“He was murdered?”

“Surely!”

"Jack è caduto in mare durante una tempesta al largo di Sant'Elena. Nessuno sa come sia avvenuto l'incidente.
- Ivy Douglas."

"Ah! così è successo, dunque? " disse Holmes, pensieroso. "Beh, senza dubbio è stato ben architettato."

"Volete dire che pensate che non si sia trattato di un incidente?"

"Assolutamente."

"È stato ucciso?"

"Certamente!"

(p. 733)

Barker è convinto che siano stati gli Scowrers, ma Holmes è di altro avviso:

“So I think also. These infernal Scowrers, this cursed vindictive nest of criminals—”

“No, no, my good sir,” said Holmes. “There is a master hand here. It is no case of sawed-off shot-guns and clumsy six-shooters. You can tell an old master by the sweep of his brush. I can tell a Moriarty when I see one. This crime is from London, not from America.”

“But for what motive?”

“Because it is done by a man who cannot afford to fail—one whose whole unique position depends upon the fact that all he does must succeed. A great brain and a huge organization have been turned to the extinction of one man. It is crushing the nut with the hammer—an absurd extravagance of energy—but the nut is very effectually crushed all the same.” 

"Anch'io la penso così. Quegli infernali Scowrers, quel maledetto covo di criminali vendicativi ... "

"No, no, mio ​​buon Barker," disse Holmes. "C'è la mano del maestro qui. Non si tratta di fucili a canne mozze e di goffe sei-colpi. Dalla pennellata si riconosce la mano di un grande maestro; riconosco un Moriarty quando ne vedo uno. Questo delitto parte da Londra, non dall'America."

"Ma per quale motivo?"

"Perché lo ha fatto un uomo che non può permettersi di fallire, uno la cui posizione unica dipende dal fatto che tutto ciò che fa deve riuscire. Un grande cervello e un'enorme organizzazione si sono votati all'eliminazione di un uomo. È schiacciare una nocciolina con un martello pneumatico – un assurdo dispendio di energia - ma la nocciolina alla fine è stata schiacciata."

(ib.)

Questa è la motivazione che ne dà Holmes:

"How came this man to have anything to do with it?”
 

“I can only say that the first word that ever came to us of the business was from one of his lieutenants. These Americans were well advised. Having an English job to do, they took into partnership, as any foreign criminal could do, this great consultant in crime. From that moment their man was doomed. At first he would content himself by using his machinery in order to find their victim. Then he would indicate how the matter might be treated. Finally, when he read in the reports of the failure of this agent, he would step in himself with a master touch. You heard me warn this man at Birlstone Manor House that the coming danger was greater than the past. Was I right?”

"Come mai i destini  di questi due uomini si sono incrociati?"

"Posso solo dire che la prima notizia su questa faccenda ci è venuta da uno dei suoi luogotenenti. Gli americani sono stati astuti. Come farebbe qualsiasi criminale straniero che deve fare un lavoretto in Inghilterra, hanno contattato il locale Gran Consulente el crimine. Da quel momento il loro uomo era condannato. Dapprima ha solo messo a disposizione i suoi mezzi per trovare la vittima, poi ha suggeritocome eliminarlo. Alla fine, quando gli americani hanno fallito, è entrato in ballo personalmente con un tocco da maestro. Ricorderete che ho avvertito il vostro amico a Birlstone Manor House che il pericolo imminente sarebbe stato maggiore di quello appena passato. Avevo ragione?"

(ib.)

È alla domanda di Barker che a Holmes comincia a frullare in testa l'idea di eliminare Moriarty:

Barker beat his head with his clenched fist in his impotent anger.

“Do you tell me that we have to sit down under this? Do you say that no one can ever get level with this king-devil?”

“No, I don’t say that,” said Holmes, and his eyes seemed to be looking far into the future. “I don’t say that he can’t be beat. But you must give me time—you must give me time!”

We all sat in silence for some minutes, while those fateful eyes still strained to pierce the veil."

Barker si batté il pugno in fronte con rabbia impotente.

"Mi dite che dobbiamo rassegnarci? Che nessuno potrà mai arrivare a  quel demonio?"
 

"No, non dico questo", disse Holmes, e i suoi occhi sembravano guardare un futuro lontano. "Non dico che non possa essere battuto, ma ho bisogno di tempo, datemi tempo!"

Restammo seduti in silenzio, mentre quegli occhi fatali sembravano voler lacerare il velo.

(ib.)

Dunque, per più di settanta pagine di Moriarty non compare neppure l'ombra fino a che non l'abbiamo completamente dimenticato poi, appena Jack/Birdie viene ucciso in Africa, Holmes ritorna alla sua ossessione e comincia a rimuginare che uno di loro due è di troppo sulla Terra.

Se pensiamo a The Valley of Fear salta agli occhi la mancanza di logica della storia: una setta di feroci assassini vuole vendicarsi di Birdie Evans; saputo che lui è riuscito a fuggire in Inghilterra, contatta la mente criminale più brillante d'Europa per eliminarlo, ma del tutto incongruamente gli sguinzaglia comunque dietro un sicario di prim'ordine. Quando Birdie sfugge al killer e lascia il Regno Unito per l'Africa, Moriarty si ricorda di essere stato ingaggiato per farlo fuori e aspetta che sia dall'altra parte del mondo per eliminarlo.

Siccome è abbastanza anomalo che una potente società segreta commissioni un delitto a un estraneo, ci verrebbe in mente di suggerire a Holmes che lo stesso Moriarty sia un membro dell'Eminent Order of Freemen e, magari, appartenga ai più alti gradi della scala gerarchica della Loggia londinese, ma siamo solo dei lettori e non ci permettiamo di suggerire una simile ipotesi a chi ne sa molto più di noi.


[1] Porlock non è un nome neutro per la letteratura inglese, a parte le creature guardiane dei cavalli della saga di Harry Potter, che Conan Doyle non poteva prevedere, Samuel Taylor Colerigde, oltre un secolo prima della stesura di RSH13, stava scrivendo il suo straordinario poema Kubla Khan, ispiratogli da un sogno provocato dall'oppio, ma fu interrotto da "a person from Porlock", che è un paesino del Somerset, e non riuscì più ad andare avanti.

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La valle della paura

Quarto e ultimo romanzo con protagonista, si fa per dire, Sherlock Holmes. In realtà l'indagine vera e propria prende poco più di una ventina di pagine, circa un terzo del romanzo; la parte più consistente è rappresentata dalla storia di Jack Douglas, alias Jack McMurdo, alias Birdy Edwards, presunta vittima del delitto sul quale Holmes indaga.

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La valle della paura

Quarto e ultimo romanzo con protagonista, si fa per dire, Sherlock Holmes. In realtà l'indagine vera e propria prende poco più di una ventina di pagine, circa un terzo del romanzo; la parte più consistente è rappresentata dalla storia di Jack Douglas, alias Jack McMurdo, alias Birdy Edwards, presunta vittima del delitto sul quale Holmes indaga.

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