Il taccuino di Sherlock Holmes
1927

E siamo arrivati all'ultima raccolta di racconti, pubblicati su varie riviste dall'ottobre 1921 all'aprile 1927 e raccolti nel 1927 dalle edizioni John Murray. Per la prima volta i racconti non sono ordinati cronologicamente per data di prima pubblicazione sulla rivista, ma seguono un ordine ritenuto più funzionale al volume, inoltre non uscirono esclusivamente sullo Strand Magazine, ma anche sulla rivista nordamericana Collier's sulla quale, si ricorderà, comparve la prima edizione di His last bow, e sulla rivista inglese Liberty.

La prima impressione è che siano stati scritti controvoglia e sono tutti molto al di sotto dello standard, a parte un paio. Ci sono anche molte anomalie, tanto nei soggetti che nello stile, al punto che una corrente di holmesologi sostiene che alcuni degli ultimi racconti siano apocrifi o che siano stati rimaneggiati da qualcuno che pensava di adattarli ai tempi. Difficile dirlo. L'introduzione per la prima volta è firmata da Arthur Conan Doyle e non John H. Watson M.D., e questa volta è un addio per davvero:

And so, reader, farewell to Sherlock Holmes! I thank you for your past constancy, and can but hope that some return has been made in the shape of that distraction from the worries of life and stimulating change of thought which can only be found in the fairy kingdom of romance.
Arthur Conan Doyle

E allora, lettore, addio a Sherlock Holmes! Ti ringrazio per la tua costanza e non posso che sperare che tu abbia avuto qualcosa in cambio, assicurandoti quella distrazione dalle angustie della vita e quello stimolante svago della mente che si può trovare solo nel fiabesco regno della fantasia.
Arthur Conan Doyle

(p. 847)

The adventure of the illustrious client, 8 novembre 1924 su Collier's

Siamo nel 1092; Holmes dovrebbe essere morto da più di un anno e si rifarà vivo solo due anni dopo, però è al bagno  turco assieme a Watson:

Both Holmes and I had a weakness for the Turkish bath. It was over a smoke in the pleasant lassitude of the drying-room that I have found him less reticent and more human than anywhere else. On the upper floor of the Northumberland Avenue establishment there is an isolated corner where two couches lie side by side, and it was on these that we lay upon September 3, 1902, the day when my narrative begins.

Sia Holmes che io avevamo un debole per il bagno turco. È stato mentre fumavamo nella piacevole rilassatezza del calidario che l'ho trovato meno reticente e più umano che altrove. Al piano superiore dello stabilimento di Northumberland Avenue c'è un angolino isolato con due lettini fianco a fianco, proprio lì eravamo distesi il 3 settembre 1902, il giorno in cui inizia la mia narrazione.

(p. 851)

Watson non abita più a Baker Street, ma a Queen Annie Street:

"I was living in my own rooms in Queen Anne Street at the time, but I was round at Baker Street before the time named.

A quel tempo vivevo nel mio appartamento in Queen Anne Street, ma arrivai a Baker Street in anticipo.

(ib.)

quindi rimane nei paraggi, in Marylebone, circa un chilometro a sud; a piedi ci si mette un quarto d'ora a passo moderato. Watson arriva giusto in tempo per assistere alla visita di Sir James Damery, preoccupato per la sorte della signorina Violet, figlia del generale de Merville, alla quale è molto affezionato.

Si tratta della quarta Violet nei nostri racconti; fossero state quattro Mary non sarebbe saltato agli occhi, ma Violet è un nome abbastanza insolito; a meno che non fosse uno di quei nomi generazionali, come oggi i millennials si chiamano tutti Lorenzo, Matteo, Chiara e Sara. Anche le Alice sono parecchie, ma dopo i due libri lisergici di Lewis Carrol lo trovo meno strano.

La ragazza si era invaghita del Barone Gruner, un poco di buono, sospettato di numerosi omicidi, fra i quali quello della sua ultima moglie. Gruner, essendo uomo di grande fascino, era riuscito a plagiare la giovane, gabellando tutte le mascalzonate commesse per maldicenze e facendosi passare per vittima; in breve, Violet è fermamente decisa a sposare il Barbablù. Holmes prima prova invano a dissuadere Gruner, poi fa ricorso a Shinwell "Porky" Johnson:

I have not had occasion to mention Shinwell Johnson in these memoirs because I have seldom drawn my cases from the latter phases of my friend’s career. During the first years of the century he became a valuable assistant. Johnson, I grieve to say, made his name first as a very dangerous villain and served two terms at Parkhurst. Finally he repented and allied himself to Holmes, acting as his agent in the huge criminal underworld of London and obtaining information which often proved to be of vital importance. Had Johnson been a “nark” of the police he would soon have been exposed, but as he dealt with cases which never came directly into the courts, his activities were never realized by his companions. With the glamour of his two convictions upon him, he had the entree of every night-club, doss house, and gambling-den in the town, and his quick observation and active brain made him an ideal agent for gaining information. It was to him that Sherlock Holmes now proposed to turn.

Non ho avuto occasione di nominare Shinwell Johnson in queste memorie perché raramente ho scritto sugli ultimi casi del mio amico. Durante i primi anni del secolo divenne un prezioso collaboratore. Johnson, mi duole dirlo, si fece prima un nome come pericoloso criminale e scontò due condanne a Parkhurst, alla fine si ravvide e iniziò a collaborare con Holmes, lavorando come suo agente nello sterminato mondo criminale londinese e ottenendo informazioni che spesso si rivelarono di vitale importanza. Se Johnson fosse stato un informatore della polizia l'avrebbero scoperto subito, ma siccome trattava casi che non arrivavano mai direttamente in tribunale, il suo doppio gioco non fu mai sospettato dai suoi vecchi compagni. Grazie alle sue due condanne aveva l'accesso a ogni night–club, casa di malaffare e bisca della città; una grande capacità di osservazione e una mente brillante lo rendevano l'informatore ideale, e a lui si rivolse Sherlock Holmes.

(p. 853)

Porky riesce a trovare l'ultima vittima del barone, Ketty Winter, che oltre a spiegare che razza di bastardo sia Gruner, rivela che tiene un libro con tutte le sue conquiste, una specie di catalogo di Leporello:

"It’s a book he has—a brown leather book with a lock, and his arms in gold on the outside. I think he was a bit drunk that night, or he would not have shown it to me.”

“What was it, then?”

"I tell you, Mr. Holmes, this man collects women, and takes a pride in his collection, as some men collect moths or butterflies. He had it all in that book. Snapshot photographs, names, details, everything about them. It was a beastly book—a book no man, even if he had come from the gutter, could have put together. But it was Adelbert Gruner’s book all the same. ‘Souls I have ruined.’"

"È un libro rilegato in pelle marrone col suo stemma dorato sulla copertina chiuso con un lucchetto. Penso che quella notte fosse un po' brillo altrimenti non me l'avrebbe mostrato."

"E di cosa tratta?"

"Signor Holmes, quell'uomo colleziona donne come altri collezionano falene o farfalle e ne va fiero. Tiene tutto in quel libro: fotografie, nomi, particolari, tutto su di loro. È un libro brutale, un libro che a nessuno sarebbe venuto in mente di mettere insieme, manco fosse uscito dalle fogne. Quello è il libro di Adelbert Gruner. Anime che ho rovinato."

(p. 855)

Holmes, seppur scettico, la fa parlare con Violet ottenendo l'ennesimo nulla di fatto, ma la prende con filosofia:

"So now once again you know exactly how we stand, and it is clear that I must plan some fresh opening move, for this gambit won’t work."

"Così siamo ancora punto e a capo; è evidente che devo studiare una nuova mossa di apertura, visto che questo gambetto non ha funzionato."

(p. 857)

Dal momento che si parla di mossa d'apertura appare abbastanza ovvio anche a chi non sia uno scacchista esperto che "gambit" stia per "gambetto", ossia la mossa degli scacchi che consiste nel sacrificio di un pezzo in fase di apertura per consolidare la posizione sulla scacchiera. Entrambe le traduzioni che abbiamo confrontato fanno un'altra scelta: Mondadori: "è chiaro che devo architettare qualche nuova mossa, perché questo sgambetto non ha funzionato.", Newton Compton: "è evidente che devo studiare un'altra mossa d'apertura, visto che questo sgambetto non funziona". Che le traduttrici abbiano immaginato un lettore totalmente digiuno di giochi da tavolo? Comunque anche "sgambetto" in questo contesto potrebbe essere pertinente.

Dopo il gambetto o lo sgambetto che sia, tocca al nero muovere: Gruner manda due sicari a malmenare Holmes, che esce dalla seconda mossa piuttosto malconcio; ne approfitta così per far credere di essere in fin di vita e si affida al buon Watson per portare avanti l'incarico: dal momento che il barone è un noto collezionista di ceramiche cinesi[1]:

“He has the collection mania in its most acute form—and especially on this subject, on which he is an acknowledged authority."

"Ha la mania delle collezioni, un vero fissato, specialmente per le ceramiche cinesi sulle quali è un'autorità riconosciuta."

(p. 859)

Holmes gli fa studiare in una sola notte un libro sulle ceramiche e lo manda a casa Gruner per proporgli un affare. Ovviamente Watson viene scoperto immediatamente, ma arriva la cavalleria: Holmes, che non stava poi così male, assieme a Ketty che si era portata dietro un flacone di vetriolo per sfregiare il barone:

And then! It was done in an instant, and yet I clearly saw it. An arm—a woman’s arm—shot out from among the leaves. At the same instant the Baron uttered a horrible cry—a yell which will always ring in my memory. He clapped his two hands to his face and rushed round the room, beating his head horribly against the walls. Then he fell upon the carpet, rolling and writhing, while scream after scream resounded through the house.
 ...
"The wages of sin, Watson—the wages of sin!" said he. "Sooner or later it will always come. God knows, there was sin enough," he added, taking up a brown volume from the table. "Here is the book the woman talked of. If this will not break off the marriage, nothing ever could. But it will, Watson. It must. No self-respecting woman could stand it."


"It is his love diary?"
"Or his lust diary. Call it what you will
."

E poi! Fu un attimo, ma vidi tutto distintamente. Un braccio, un braccio di donna, schizzò fuori dal cespuglio, nello stesso istante il barone emise un grido orrendo, un urlo che non scorderò più, si portò le mani al volto, vorticando per la stanza, picchiando orribilmente il capo contro il muro, poi cadde sul tappeto, rotolandosi e contorcendosi, mentre le sue grida riecheggiavano per tutta la casa.
...
"Il prezzo del peccato, Watson, il prezzo del peccato!" disse Holmes. "Prima o poi si paga sempre e Dio sa che peccati ce ne erano," aggiunse, prendendo un volume marrone dal tavolo. "Ecco il libro di cui ha parlato la signorina; se questo non impedirà il matrimonio, non potrà farlo nient'altro, ma lo farà, Watson, deve. Nessuna donna che si rispetti potrebbe sopportare una cosa simile."
"È il diario dei suoi amori?"
"O della sua lussuria, chiamatelo come preferite."

(p. 860-861)

Mentre Gruner sta ancora bestemmiando, Holmes riesce portar via il famoso libro delle conquiste e sarà proprio grazie al catalogo che Violet si renderà conto del rischio che ha corso.

Dal momento che Holmes ha approfittato della diversione per rubare il libro sembra che debba finalmente pagare per l'ennesima infrazione ma, grazie all'influenza del suo illustre cliente, viene di nuovo graziato:

Sherlock Holmes was threatened with a prosecution for burglary, but when an object is good and a client is sufficiently illustrious, even the rigid British law becomes human and elastic. My friend has not yet stood in the dock.

Sherlock Holmes rischiò di essere incriminato per furto con scasso, ma quando il fine è giusto e un cliente è sufficientemente illustre, anche la rigida legge britannica diventa umana ed elastica. Il mio amico non è ancora comparso sul banco degli imputati.

(p. 861)

The adventure of the blanched soldier, 16 ottobre 1926 su Liberty.

In questo racconto è lo stesso Sherlock Holmes a far da narratore:

The ideas of my friend Watson, though limited, are exceedingly pertinacious. For a long time he has worried me to write an experience of my own. Perhaps I have rather invited this persecution, since I have often had occasion to point out to him how superficial are his own accounts and to accuse him of pandering to popular taste instead of confining himself rigidly to facts and figures. “Try it yourself, Holmes!” he has retorted, and I am compelled to admit that, having taken my pen in my hand, I do begin to realize that the matter must be presented in such a way as may interest the reader.

Le idee del mio amico Watson, sebbene limitate, sono estremamente tenaci. Mi ha assillato a lungo perché scrivessi una delle mie avventure da solo. Forse questa persecuzione me la sono cercata, poiché ho avuto spesso occasione di mostrargli come siano superficiali i suoi resoconti e lo ho accusato di assecondare il gusto del pubblico, invece di limitarsi rigorosamente a fatti e cifre. "Provate voi, Holmes!" replicava, e sono costretto ad ammettere, una volta presa la penna in mano, che dovrei presentare i fatti in modo tale da interessare il lettore.

(p. 865)

peccato perché Watson è l'assistente ideale anche se, detto così, non sembra un gran complimento:

Watson has some remarkable characteristics of his own to which in his modesty he has given small attention amid his exaggerated estimates of my own performances. A confederate who foresees your conclusions and course of action is always dangerous, but one to whom each development comes as a perpetual surprise, and to whom the future is always a closed book, is indeed an ideal helpmate.

Watson ha alcune notevoli qualità alle quali, nella sua modestia, non ha mai dato importanza, sopravvalutando sempre la mia abilità. Un compagno che prevede le tue conclusioni e la tua linea di condotta è sempre pericoloso, ma uno per cui ogni progresso dell'indagine è una perpetua sorpresa e per il quale il futuro è sempre un libro chiuso è davvero un compagno ideale.

(ib.)

Però Watson non c'è perché si è sposato:

I find from my notebook that it was in January, 1903, just after the conclusion of the Boer War, that I had my visit from Mr. James M. Dodd, a big, fresh, sunburned, upstanding Briton. The good Watson had at that time deserted me for a wife, the only selfish action which I can recall in our association. I was alone.

Nel mio taccuino ho annotato che fu nel gennaio del 1903, subito dopo la fine della guerra boera, che ebbi la visita del signor James M. Dodd, un tipico inglese alto, grosso, cordiale, onesto e abbronzato. Il buon Watson a quel tempo mi aveva abbandonato per una moglie, l'unico atto di egoismo che ricordo nella nostra amicizia.

(ib.)

Mary era morta intorno al 1893-94; dopo una ventina di anni di vedovanza dunque Watson si risposa; della seconda moglie non sappiamo assolutamente nulla, ma anche della prima, una volta sposata, non abbiamo più avuto il bene di avere notizie a parte qualche vago accenno.

Di solito è Watson a fare confusione con le date e a confondere le avventure, ma Holmes non è da meno:

It happened that at the moment I was clearing up the case which my friend Watson has described as that of the Abbey School, in which the Duke of Greyminster was so deeply involved. I had also a commission from the Sultan of Turkey which called for immediate action, as political consequences of the gravest kind might arise from its neglect.

Accadde proprio nel periodo nel quale stavo risolvendo il caso della Abbey School, che il mio amico Watson ha pubblicato, nel quale fu fortemente coinvolto il Duca di Greyminster. Avevo anche in ballo un incarico del Sultano turco che richiedeva la mia azione immediata, altrimenti sarebbero potute derivare gravissime conseguenze politiche.

(p. 869)

Watson ha raccontato il caso di Abbey Grange che, però, riguardava la morte di Sir Eustace Brackenstall, ucciso dallo spasimante della sua bella moglie australiana; ha anche narrato un caso nel quale erano coinvolti un duca e suo figlio rapito da una scuola (Priory school), ma si trattava del duca di Holdernesse, non di Greyminster. L'età comincia a fare brutti scherzi anche a Sherlock Holmes.

Quella che il Nostro narra in prima persona è la storia di un soldato tornato dal Sudafrica, James Dodd, che lo ingaggia per sottoporgli il mistero della scomparsa dell'amico Godfrey Emsworth, ferito in Sudafrica, poi di lui non aveva più avute notizie.

Per l'ingenuo Watson le capacità di Holmes sono al limite della magia; narrando in prima persona il detective ci svela alcuni dei suoi trucchi:

It is my habit to sit with my back to the window and to place my visitors in the opposite chair, where the light falls full upon them. Mr. James M. Dodd seemed somewhat at a loss how to begin the interview. I did not attempt to help him, for his silence gave me more time for observation. I have found it wise to impress clients with a sense of power ...

È mia abitudine sedermi con le spalle alla finestra e far accomodare i miei visitatori sulla sedia opposta, in modo che la luce li illumini in pieno. Il signor James M. Dodd sembrava non sapoesse come iniziare il discorso. Non feci nulla per aiutarlo, perché il suo silenzio mi dava più tempo per osservarlo. Ho sempre trovato saggio impressionare i clienti con un senso di potere ...

(p. 865)

Dodd aveva contattato il padre dell'amico Godfery, il colonnello Emsworth, che lo aveva liquidato seccamente dicendo che il figlio stava facendo un lungo giro per il mondo. Non convinto, Dodd si era recato nel Bedfordshire a casa Emsworth, e una notte aveva visto dalla finestra il suo amico, pallido ed emaciato. Il giorno dopo Dodd era stato scoperto dal colonnello a girellare vicino all'edificio nel quale aveva visto entrare Godfrey e era stato cacciato. Holmes decide di recarsi dagli Emsworth assieme a Dodd e a un misterioso amico. Il colonnello va su tutte le furie, ma Holmes gli fa intendere di aver capito tutto, così il vecchio li accompagna dal figlio che racconta la sua storia: dopo essere stato ferito in battaglia si era trascinato fino a un edificio dove aveva passato la notte. Al mattino aveva scoperto di trovarsi in un lebbrosario e una volta tornato a casa aveva iniziato ad avere i primi sintomi della lebbra. Ma Sir James Saunders, l'amico che Holmes si era portato dietro, è un esperto di malattie esotiche; visita il giovane e gli diagnostica  una ittiosi o pseudo-lebbra di natura psicosomatica.

Nel corso del racconto Holmes spesso ammette che Watson gli manca. Ormai abbiamo visto che quando Holmes è in difficoltà la butta sul ridere; anche le sue allusioni a Watson sono a metà fra il serio e il sarcastico, ma il fatto che ci insista tanto è un chiaro segno di malessere, giusto per fare un po' di psicanalisi da bar. Ovviamente è nella sua veste di scrittore che Holmes lo strapazza:

Alas, that I should have to show my hand so when I tell my own story! It was by concealing such links in the chain that Watson was enabled to produce his meretricious finales.
...
And here it is that I miss my Watson. By cunning questions and ejaculations of wonder he could elevate my simple art, which is but systematized common sense, into a prodigy. When I tell my own story I have no such aid.

Ahimè, narrando da me la mia storia, devo giocare a carte scoperte! È nascondendo tutti gli anelli della catena che Watson ottine i suoi finali a sorpresa.

...
E ecco che mi manca il mio Watson. Con domande argute ed esclamazioni meravigliate, sa elevare la mia banale arte, che altri non è che un sistematico buon senso, in un prodigio. Quando sono io a raccontare la mia storia non ho certo un tale aiuto.

(pp. 870 e 872)

In realtà, non è che si senta una grande differenza di voce fra Watson e Holmes, ma Sherlock Holmes senza John Watson è come Tex Willer senza Kit Carson.

The adventure of the Mazarin Stone, ottobre 1921 su The Strand Magazine

È uno dei racconti ritenuti apocrifi. C'è un nuovo cambio di voce, terza persona, forse perché Watson è accasato con una donna che lo controlla di più della buona Mary, però ogni tanto riesce a fare una scappata a Baker Street. dove troviamo il già citato Billy:

It was pleasant to Dr. Watson to find himself once more in the untidy room of the first floor in Baker Street which had been the starting-point of so many remarkable adventures. He looked round him at the scientific charts upon the wall, the acid-charred bench of chemicals, the violin-case leaning in the corner, the coal-scuttle, which contained of old the pipes and tobacco. Finally, his eyes came round to the fresh and smiling face of Billy, the young but very wise and tactful page, who had helped a little to fill up the gap of loneliness and isolation which surrounded the saturnine figure of the great detective.

Fu piacevole per il dottor Watson ritrovarsi ancora una volta nella stanza disordinata del primo piano di Baker Street, che era stata il punto di partenza di tante avventure straordinarie. Guardò intorno a sé i grafici scientifici appesi al muro, il banco della chimica bruciato dall'acido, la custodia del violino appoggiata all'angolo, il secchio del carbone pieno di vecchie pipe e tabacco. Infine, si volse verso il viso fresco e sorridente di Billy, giovane ma molto saggio e pieno di tatto, che aveva colmato un poco il vuoto di solitudine e isolamento che circondava la figura saturnina del grande detective.

(p. 877)

altrove sembrava un semplice fattorino, invece riempie il vuoto lasciato da Watson, anche se detto così suona un po' ambiguo. Mrs. Hudson però è sempre in gamba:

I’m frightened for his health. He gets paler and thinner, and he eats nothing. ‘When will you be pleased to dine, Mr. Holmes?’ Mrs. Hudson asked. ‘Seventhirty, the day after to-morrow,’ said he. You know his way when he is keen on a case.

Temo per la sua salute. È sempre più pallido e magro e non mangia nulla." 'Quando vuol cenare, signor Holmes?' Gli ha chiesto la Signora Hudson. 'dopodomani alle sette e mezzo', le ha risposto. Sapete come fa sempre quando è preso da un caso.

(ib.)

Dice Billy a Watson. Il caso che appassiona Holmes è la sparizione di un gioiello della corona, la Pietra di Mazarino. Sa che i ladri sono Negretto Sylvius, un mezzo italiano, e Sam Merton un pugile poco di buono; Holmes si è anche travestito per seguirli:

"Yesterday he was out as a workman looking for a job. To-day he was an old woman. Fairly took me in, he did, and I ought to know his ways by now.” Billy pointed with a grin to a very baggy parasol which leaned against the sofa. “That’s part of the old woman’s outfit,” he said.

"Ieri si era travestito da operaio in cerca di lavoro, oggi da vecchia. Ci sono cascato anch'io e ormai dovrei conoscerlo bene." Ghignando, Billy indicò un largo parasole appoggiato al divano. "Fa parte del travestimento da vecchia", disse.

(ib.)

“I’ve been at his very elbow all the morning. You’ve seen me as an old lady, Watson. I was never more convincing. He actually picked up my parasol for me once. ‘By your leave, madame,’ said he—half-Italian, you know, and with the Southern graces of manner when in the mood, but a devil incarnate in the other mood. Life is full of whimsical happenings, Watson.”

"Siamo stati gomito a gomito tutta la mattina. Mi avete visto travestito da vecchia, Watson. Non sono mai stato più convincente, mi ha anche raccolto l'ombrello. "Permettete che vi aiuti, signora.", mi ha detto: è mezzo italiano, sapete, e ha la cortesia dei meridionali quando vuole, ma quando gli girano è un diavolo incarnato. La vita è piena di stramberie, Watson."

(p. 878)

ma non riesce a trovare il diamante.

Come già era successo in Empty house, Holmes si fa costruire un busto di cera:

Billy advanced and drew away the drapery which screened the alcove of the bow window.

Dr. Watson could not restrain a cry of amazement. There was a facsimile of his old friend, dressing-gown and all, the face turned threequarters towards the window and downward, as though reading an invisible book, while the body was sunk deep in an armchair. Billy detached the head and held it in the air.

Billy tirò la tenda che chiudeva la nicchia del bovindo.

Il dottor Watson non riuscì a trattenere un grido di stupore: c'era una copia perfetta del suo vecchio amico, vestaglia e tutto, il viso rivolto di tre quarti verso la finestra che guardava in basso, come se leggesse un libro invisibile, mentre il corpo era sprofondato nella poltrona. Billy staccò la testa e la tenne per aria.

(p. 877)

e sempre da un francese, tale Tavernier, forse un antenato del regista:

“It’s a pretty little thing,” said Holmes, advancing towards the image. “Tavernier, the French modeller, made it. He is as good at waxworks as your friend Straubenzee is at air-guns.”

"È grazioso", disse Holmes, avanzando verso il manichino." L'ha fatto Tavernier, il modellista francese. Con la cera è bravo quanto il vostro amico Straubenzee con le armi ad aria compressa."

(p. 879)

dice a Negretto, che è un asso con la carabina come il colonnello Moran:

"A man of nerve. Possibly you have heard of his reputation as a shooter of big game. It would indeed be a triumphant ending to his excellent sporting record if he added me to his bag. This is a proof that he feels my toe very close behind his heel."

"Un uomo coraggioso. Forse avete sentito parlare della sua fama di infallibile tiratore di caccia grossa. Per lui sarebbe un finale trionfale aggiungermi al suo carnet. Questo prova che sente il mio fiato sul collo."

(p. 878)

Quasi le stesse parole con le quali introduce il colonnello Moran.

Inaspettatamente ecco arrivare proprio Negretto:

It was, therefore, an empty room into which Billy, a minute later, ushered Count Sylvius. The famous game-shot, sportsman, and man-about-town was a big, swarthy fellow, with a formidable dark moustache shading a cruel, thin-lipped mouth, and surmounted by a long, curved nose like the beak of an eagle. He was well dressed, but his brilliant necktie, shining pin, and glittering rings were flamboyant in their effect. As the door closed behind him he looked round him with fierce, startled eyes, like one who suspects a trap at every turn. Then he gave a violent start as he saw the impassive head and the collar of the dressing-gown which projected above the armchair in the window. At first his expression was one of pure amazement. Then the light of a horrible hope gleamed in his dark, murderous eyes.

Era quindi una stanza vuota quella in cui Billy poco dopo introdusse il conte Sylvius. Il famoso cacciatore, sportivo e uomo di mondo era un tipo alto e bruno, con formidabili baffi scuri che coprivano una bocca crudele dalle labbra sottili, sormontata da un lungo naso ricurvo come un becco d'aquila. Era vestito con cura, ma la sua cravatta vistosa, la spilla lucente e gli anelli scintillanti erano eccessivamente appariscenti. Quando la porta si richiuse dietro di lui, si guardò intorno con occhi feroci e truci come chi sospetta una trappola a ogni angolo, poi sussultò vedendo la testa impassibile e il bavero della vestaglia che sporgeva dalla finestra sopra la poltrona. Sulle prime parve meravigliato, poi la luce di un'orribile speranza gli brillò negli scuri occhi assassini."

(p. 879)

Ma poi vede che si tratta di un manichino. Così, mentre Watson corre a chiamare la polizia, Holmes propone al ladro l'impunità in cambio della restituzione del diamante; gli dà la possibilità di chiamare il suo complice che si trova giù in strada per accordarsi, mentre il detective, per discrezione, se ne sarebbe andato in camera a suonare la Barcaroledi Hoffman al violino. Sam sale e Holmes si ritira in camera a suonare. Ovviamente i due non vogliono cedere, così decidono di mettere Holmes su una falsa pista spedendolo a Liverpool a cercare il diamante, invece Negretto lo ha sempre avuto nella tasca della giacca; lo tira fuori e Holmes che, dietro la tenda si era sostituito al busto di cera, degno di quelli di M.me Tussaud:

“A fake, is it? Well, strike me! Madame Tussaud ain’t in it. It’s the living spit of him, gown and all.”

“Una copia, eh? Mi venga un colpo! Madame Tussaud non l'avrebbe potuto fare meglio. È lui sputato, vestaglia e tutto.”

(p. 882)

esce e afferra il diamante; nello stesso momento irrompe la polizia, intanto il grammofono, nella stanza accanto continua a suonare il violino:

“These modern gramophones are a remarkable invention.”

"Questi grammofoni moderni sono un'invenzione straordinaria."

(p. 883)

The adventure of the three Gables, 18 settembre 1926 su Liberty

Anche questo racconto è stato ritenuto apocrifo, ma almeno Watson torna a narrare . Mentre i due amici se ne stanno seduti nel salotto di Baker Street, irrompe un negro gigantesco:

The door had flown open and a huge negro had burst into the room. He would have been a comic figure if he had not been terrific, for he was dressed in a very loud gray check suit with a flowing salmon-coloured tie. His broad face and flattened nose were thrust forward, as his sullen dark eyes, with a smouldering gleam of malice in them, turned from one of us to the other.

“Which of you gen’l’men is Masser Holmes?” he asked.

La porta si spalancò ed entrò un negro enorme. Sarebbe stato comico se non fosse stato così terribile, perché indossava un pesante abito a quadri grigio molto vistoso con una fluente cravatta color salmone. Venne, spingendo in avanti il viso largo e il naso camuso, mentre ci guardava  con occhi scuri e cupi, prima l’uno poi l’altro, con sguardo malevolo.

"Ghi di voi signori è Badron Holmes?" chiese.

(p. 887)

Ma via, "Badron Holmes", ma come si fa a scrivere una cosa del genere? Eppure sta scritto, negro su bianco, non "Master": "Masser" perché i negri è così che si esprimono. Sembra un cartone animato della Disney. Comunque, "Black" Steve Dixie, un pericoloso malvivente che fa anche il pugile come Sam Merton del racconto precedente, va ad avvisare Badron Holmes di non figgare il naso negli affari del suo gapo, Badron Barney Stockdale. Holmes non si preoccupa, forse aveva già visto il cartone animato, e sa che il negro è un bonaccione, infatti poche righe dopo è disposto a collaborare:

“Well, Masser Holmes, I done gone think over what you said, and I don’t want no more talk about that affair of Masser Perkins. S’pose I can help you, Masser Holmes, I will.”

“Beh, Badron Holmes, ho bensado a quello ghe mi hai deddo e non voglio sabere biù di guella faggenda di Badron Berkins. Se bosso aiudardi, Badron Holmes, lo farò."

(p. 890)

Il caso sul quale Dixie non vuole che Bardon Holmes indaghi è quello di Mrs. Maberley. La signora ha ricevuto una proposta di acquisto della sua villa per una somma abnorme, a condizione che nella vendita fossero compresi anche il mobilio e tutti gli effetti personali; la clausola era talmente strana che la donna aveva pensato bene di rivolgersi al detective. Mentre stanno parlando, Holmes sorprende Susan, la domestica, a origliare e dopo averla messa alle strette riesce a farle confessare che l'acquirente misterioso è una donna. Prima di congedarsi Holmes consiglia a Mrs. Maberley di chiedere a qualcuno di passare la notte con lei nella casa, ma la signora non segue il consiglio. Mal gliene incorre, perché la notte stessa i ladri entrano in casa, rubando solo un libro scritto da suo figlio Douglas, morto poco tempo prima in Italia di polmonite. La donna era riuscita a strappare una pagina dal manoscritto nel quale si leggeva un frammento della storia di un uomo distrutto dal dolore dopo essere stato lasciato.

Holmes, allora, si rivolge a Langdale Pick, un giornalista di gossip col quale scambia favori e riesce a sapere che dietro a tutta la faccenda c'è la fatale Isadora Klein:

“But does the name Isadora Klein convey nothing to you? She was, of course, the celebrated beauty. There was never a woman to touch her. She is pure Spanish, the real blood of the masterful Conquistadors, and her people have been leaders in Pernambuco for generations. She married the aged German sugar king, Klein, and presently found herself the richest as well as the most lovely widow upon earth. Then there was an interval of adventure when she pleased her own tastes. She had several lovers, and Douglas Maberley, one of the most striking men in London, was one of them. It was by all accounts more than an adventure with him. He was not a society butterfly but a strong, proud man who gave and expected all. But she is the 'belle dame sans merci' of fiction. When her caprice is satisfied the matter is ended, and if the other party in the matter can’t take her wordfor it she knows how to bring it home to him."

"Ma il nome Isadora Klein non vi dice niente? Donna di celebrata bellezza, nessun altra può competere con lei. È di puro sangue spagnolo, diretta discendentea dei grandi Conquistadores, la sua famiglia ha governato Pernambuco per generazioni. Ha sposato l'attempato re tedesco dello zucchero, Klein, e si è trovata presto la vedova più ricca e seducente della terra. Per qualche tempo ha soddisfatto le proprie voglie. Aveva parecchi amanti, fra cui Douglas Maberley, uno degli uomini più affascinanti di Londra. A detta di tutti per lui è stata qualcosa di più di un'avventura. Non era un farfallone mondano, ma un uomo forte e orgoglioso che dava e voleva tutto. Ma lei è la 'belle dame sans merci' dei romanzi. una volta soddisfatto il suo capriccio, è finita, e se l'altro non vuol cedere sa come farglielo capire."

(p. 892)

che dopo aver fatto illudere Douglas, lo aveva lasciato per sposare il duca di Lomond, molto più giovane di lei. È Isadora a spiegare i dettagli: Douglas, che il lungo soggiorno in Italia aveva reso crudele:

"It was as if the air of Italy had got into his blood and brought with it the old cruel Italian spirit. He wrote to me and sent me a copy of his book that I might have the torture of anticipation. There were two copies, he said—one for me, one for his publisher.”

"Era come se l'aria dell'Italia gli fosse entrata nel sangue portando con sé la tipica crudeltà italiana. Mi scrisse spedendomi una copia del suo libro per farmi torturare nell'attesa. Esistevano due copie, scrisse: una per me, una per il suo editore."

(p. 894)

per vendicarsi aveva scritto un romanzo sul loro amore, nel quale la donna era riconoscibilissima e intendeva pubblicarlo, per questo Isadora aveva tentato di impadronirsene. Holmes, tanto per cambiare, non la denuncia, ma la ricatta: vuole in cambio 5000 sterline con le quali Mrs. Maberley potrà realizzare il viaggio intorno al mondo che ha sempre sognato.

A nostro avviso, Isidora avrebbe potuto risparmiare un sacco di soldi: il frammento che abbiamo potuto leggere è talmente brutto che qualsiasi editore l'avrebbe rifiutato.

The adventure of the Sussex Vampire, gennaio 1924 su The Strand Magazine Hearst's International

Se nel racconto precedente abbiamo avuto a che fare con la naturale crudeltà italiana, in questo ci troviamo di nuovo di fronte alla passionalità delle latinoamericane, per cui lo approfondiremo in 2.2.

The adventure of the three Garridebs, 25 ottobre 1924 su Collier's

Siamo nel 1902:

I remember the date very well, for it was in the same month that Holmes refused a knighthood for services which may perhaps some day be described. I only refer to the matter in passing, for in my position of partner and confidant I am obliged to be particularly careful to avoid any indiscretion. I repeat, however, that this enables me to fix the date, which was the latter end of June, 1902, shortly after the conclusion of the South African War.

Ricordo molto bene la data, perché fu nello stesso mese in cui Holmes rifiutò un cavalierato per servizi che forse un giorno potranno essere raccontati. Mi riferisco alla questione solo di sfuggita, perché nella mia posizione di compagno e confidente sono obbligato a fare particolare attenzione a evitare ogni indiscrezione. Ripeto, tuttavia, che questo mi permette di fissare la data alla fine di giugno del 1902, poco dopo la conclusione della guerra boera.

(p. 907)

La cosa curiosa è che, emulo di John Lennon, Holmes rifiuta un cavalierato proprio lo stesso anno in cui Conan Doyle ne venne insignito. Comunque, ecco arrivare in Baker Street un avvocato nordamericano dal cognome strano e rarissimo, John Garrideb, con una storia bizzarra che ricorda molto The Red-Headed League. In patria John aveva attirato le simpatie di un suo eccentrico omonimo, Alexander Hamilton Garrideb, che lo aveva fatto erede di un terzo del suo ingente patrimonio a patto di riuscire a trovare altri due Garrideb con cui spartirlo. Dopo avere cercato invano negli States, John arriva a Londra dove finalmente trova un secondo Garrideb, Nathan, il quale si era rivolto a Holmes per trovare il terzo erede. Holmes fa qualche domanda trabocchetto al sedicente avvocato e si convince che la storia sia del tutto inventata. Fa telefonare a Nathan:

"We must now find out if our other correspondent is a fraud also. Just ring him up, Watson.”

"Ora dobbiamo scoprire se anche l'altro è un imbroglione. Chiamatelo al telefono, Watson."

(p. 909)

segno che ha fatto installare il telefono a Baker Street, poi va a casa del secondo Garrideb per fare qualche domanda. Mentre sono lì, irrompe John con un giornale che reca un annuncio pubblicitario della ditta di macchinari Garrideb di Aston, e convince Nathan a incontrare il terzo Garrideb. Holmes è convinto che l'annuncio sia opera di John che vuol fare allontanare Nathan da casa e consulta Scotland Yard per saperne di più, scoprendo che John Garrideb è in realtà il noto assassino americano James Winter, alias Evans il killer, arrestato a Londra per l'omicidio del falsario Roger Prescott. Dopo aver scontato sei anni di pena, Evans torna libero e la prima cosa che fa è quella di inventare quella grossa panzana. Attraverso un'agenzia immobiliare, Holmes scopre che Prescott viveva nella casa ora occupata da Nathan. Holmes e Watson si appostano nella casa e sorprendono Evans il killer che entra in casa di Nathan e scende in una cantina che il brav'uomo in cinque anni di permanenza nell'edificio non aveva mai scoperto; è lì che Prescott teneva la macchina per stampare banconote false. Durante lo scontro fra Evans e i due amici Watson viene leggermente ferito e finalmente viene fuori il sincero affetto di Holmes per l'amico:

“You’re not hurt, Watson? For God’s sake, say that you are not hurt!”

It was worth a wound—it was worth many wounds—to know the depth of loyalty and love which lay behind that cold mask. The clear, hard eyes were dimmed for a moment, and the firm lips were shaking. For the one and only time I caught a glimpse of a great heart as well as of a great brain. All my years of humble but single-minded service culminated in that moment of revelation.
 

“It’s nothing, Holmes. It’s a mere scratch.”

He had ripped up my trousers with his pocketknife.

“You are right,” he cried with an immense sigh of relief. “It is quite superficial.” His face set like flint as he glared at our prisoner, who was sitting up with a dazed face. “By the Lord, it is as well for you. If you had killed Watson, you would not have got out of this room alive.”

"Non siete ferito, Watson? Per l'amor di Dio, dite che non siete ferito!"

Valeva la pena una ferita - ma anche molte di più - per comprendere la profondità della lealtà e dell'amore che si celavano dietro quella fredda maschera. Gli occhi chiari e duri si offuscarono per un attimo e le labbra ferme furono percorse da tremito. È stata la sola, unica volta che ho intravisto un grande cuore oltre a un grande cervello. Tutti i miei anni di umile ma risoluta collaborazione culminarono in quel momento rivelatore.

"Non è niente, Holmes. È solo un graffio."

Mi tagliò i calzoni col  temperino.

"Avete ragione," esclamò con un immenso sospiro di sollievo. "È molto superficiale." Il suo volto era di pietra, mentre fissava il nostro prigioniero, che era seduto, mezzo stordito. "Vi è andata bene, per Dio! Se aveste ucciso Watson, non sareste uscito vivo da questa stanza."

(p. 913)

The problem of Thor Bridge, febbraio - marzo 1922 su The Strand Magazine Hearst's International

Somewhere in the vaults of the bank of Cox and Co., at Charing Cross, there is a travel-worn and battered tin dispatch-box with my name, John H. Watson, M.D., Late Indian Army, painted upon the lid. It is crammed with papers, nearly all of which are records of cases to illustrate the curious problems which Mr. Sherlock Holmes had at various times to examine.

Da qualche parte nei caveau della banca di Cox and Co., a Charing Cross, c'è una scatola di metallo usurata e malconcia col mio nome sul coperchio: John H. Watson, MD, ex ufficiale dell'esercito indiano. È zeppo di carte, quasi tutti resoconti dei fatti che illustrano i curiosi casi che il signor Sherlock Holmes ha dovuto esaminare.

(p. 917)

molti vorrebbero vederla distrutta, ma è ben protetta. Ci sono casi di ogni tipo, fra i molti c'è anche quello mai raccontato del milionario nordamericano Neil Gibson che non aveva fatto soldi con le chitarre, ma cercando l'oro in Brasile, dove aveva trovato anche moglie. Dunque rimandiamo l'approfondimento di questo racconto a 2.2., salvo due note che esulano l'argomento dell'appena citato capitolo, ossia il motivo per cui alcuni racconti sono in terza persona:

There remain a considerable residue of cases of greater or less interest which I might have edited before had I not feared to give the public a surfeit which might react upon the reputation of the man whom above all others I revere. In some I was myself concerned and can speak as an eyewitness, while in others I was either not present or played so small a part that they could only be told as by a third person. The following narrative is drawn from my own experience.

Rimangono un considerevole numero di casi di maggiore o minore interesse che avrei potuto pubblicare prima se non avessi temuto di stancare il pubblico, il che avrebbe potuto nuocere alla fama dell'uomo che ammiro più di tutti gli altri. In alcuni ero coinvolto personalmente e posso parlare come testimone oculare, mentre in altri non ero presente o ho interpretato una parte così irrilevante che ho preferito raccontarle in terza persona.

(ib.)

e questa perla: quando si parla degli indizi che la presunta colpevole avrebbe lasciato incautamente alla portata di tutti, Holmes ne constatata l'assurdità con questa conclusione:

"Your best friends would hardly call you a schemer, Watson, and yet I could not picture you doing anything so crude as that."

"I vostri migliori amici difficilmente vi definirebbero un abile macchinatore, Watson, eppure non riesco a immaginare che potreste fare una cosa tanto stupida."

(p. 924)

The adventure of the creeping man, marzo 1923 su The Strand Magazine Hearst's International

Si tratta di uno degli ultimissimi casi di Holmes, siamo nel settembre 1903:

Now we have at last obtained permission to ventilate the facts which formed one of the very last cases handled by Holmes before his retirement from practice. Even now a certain reticence and discretion have to be observed in laying the matter before the public. It was one Sunday evening early in September of the year 1903 that I received one of Holmes’s laconic messages:

Come at once if convenient—if inconvenient come all the same. — S. Holmes.

Solo ora abbiamo avuto il permesso di rendere noti i fatti che costituiscono uno degli ultimi casi di cui si occupò Holmes prima del suo ritiro. Ciò nonostante dobbiamo osservare ancora una certa reticenza e discrezione nel sottoporre gli eventi al pubblico. Fu una domenica sera all'inizio di settembre dell'anno 1903 che ricevetti uno dei laconici messaggi di Holmes:

Venite subito, se vi è possibile; se non lo fosse, venite lo stesso. - S. Holmes.

(p. 931)

Watson ormai non si fa illusioni sulla grande amicizia di Holmes:

He was a man of habits, narrow and concentrated habits, and I had become one of them. As an institution I was like the violin, the shag tobacco, the old black pipe, the index books, and others perhaps less excusable. When it was a case of active work and a comrade was needed upon whose nerve he could place some reliance, my role was obvious. But apart from this I had uses. I was a whetstone for his mind. I stimulated him. He liked to think aloud in my presence. His remarks could hardly be said to be made to me—many of them would have been as appropriately addressed to his bedstead—but none the less, having formed the habit, it had become in some way helpful that I should register and interject. If I irritated him by a certain methodical slowness in my mentality, that irritation served only to make his own flamelike intuitions and impressions flash up the more vividly and swiftly. Such was my humble role in our alliance.

Era un uomo abitudinario, di poche rigide abitudini e io ne facevo parte. Ero un'istituzione come il violino, il tabacco a buon mercato, la vecchia pipa nera, il suo archivio e altre forse meno scusabili. Quando era immerso in un caso e aveva bisogno di un compagno sui cui nervi potesse fare affidamento il mio ruolo era segnato ma, a parte questo, gli ero veramente utile. Ero la pietra sulla quale affilava il suo ingegno, lo stimolavo. Gli piaceva pensare ad alta voce in mia presenza, anche se non si poteva dire che le sue osservazioni fossero rivolte a me - le avrebbe potute dire tranquillamente alla testata del letto - ma, nondimeno, avendo preso questa abitudine, gli era diventato utile che lo ascoltassi e intervenissi. Se lo irritavo con la lentezza metodica del mio modo di pensare, quell'irritazione serviva a far balenare in modo più vivido e rapido le sue brillanti intuizioni e impressioni. Tale era il mio umile ruolo nella nostra alleanza.

(ib.)

Si inizia col progetto tutt'altro che inaspettato di una monografia:

"I have serious thoughts of writing a small monograph upon the uses of dogs in the work of the detective.”

"But surely, Holmes, this has been explored,” said I. “Bloodhounds—sleuth-hounds—”

“No, no, Watson, that side of the matter is, of course, obvious. But there is another which is far more subtle. ... A dog reflects the family life. Whoever saw a frisky dog in a gloomy family, or a sad dog in a happy one? Snarling people have snarling dogs, dangerous people have dangerous ones. And their passing moods may reflect the passing moods of others.”

"Ho una seria intenzione di scrivere una breve monografia sugli usi dei cani nelle indagini."


"Ma, Holmes, questo lo hanno già fatto", dissi.  "i cani poliziotto - i segugi ... "

"No, no, Watson, quello è ovvio. Ma c'è un altro aspetto molto più sottile. ... Un cane riflette la vita familiare. Chi ha visto un cane vivace in una famiglia lugubre o un cane triste in una famiglia felice? Le persone che ringhiano hanno cani ringhianti, le persone pericolose hanno cani pericolosi. Gli stati d'animo possono riflettere l'uno quello dell'altro."

(ib.)

questo perché il fedelissimo cane del chiarissimo professor Presbury, docente a Camford, ha cominciato ad attaccare il padrone senza motivo. Camford è chiaramente una sincrasi di Cambridge e Oxford; un caso abbastanza anomalo nei racconti holmesiani dove tutta la toponomastica corrisponde minuziosamente alla realtà.

A chiedere aiuto è Trevor Bennett, assistente del professore e fidanzato di sua figlia Edith. All'inizio non vuol parlare davanti a Watson, ma Holmes assicura che il dottore è la discrezione in persona:

"Dr. Watson is the very soul of discretion, and I can assure you that this is a matter in which I am very likely to need an assistant."

"Il dottor Watson è la discrezione fatta persona e vi assicuro che in questo caso cui avrò sicuramente bisogno di un assistente."

(p. 232)

e considerato che pubblicherà il caso c'è da starne certi.

Il professore conduce una vita tranquilla e regolare fino a quando, sessantenne, si innamora della figlia di un suo collega, Alice Morphy; ovviamente, vista la grande differenza di età, la famiglia disapprova, figuriamoci la ragazza. Allora il professore fa un lungo viaggio a Praga e torna visibilmente cambiato. È diventato irascibile, tiene una scatola chiusa a chiave della quale è gelosissimo, il cane sembra non riconoscerlo più e lo attacca. H chiede il parere medico di Watson:

“Speaking as a medical man,” said I, “it appears to be a case for an alienist. The old gentleman’s cerebral processes were disturbed by the love affair. He made a journey abroad in the hope of breaking himself of the passion. His letters and the box may be connected with some other private transaction—a loan, perhaps, or share certificates, which are in the box.”

“And the wolfhound no doubt disapproved of the financial bargain. No, no, Watson, there is more in it than this.”

"Parlando da medico", dissi," sembra più un caso da alienista. I processi mentali dell'anziano signore sono stati alterati dalla sua storia d'amore. Ha fatto un viaggio all'estero nella speranza di liberarsi dalla passione. Le lettere e la scatola possono essere collegate a una qualche transazione privata, un prestito forse o certificati azionari, che sono nella scatola."

"E il cane lupo senza dubbio disapprovava le operazioni finanziarie. No, no, Watson, c'è dell'altro."

(pp. 933-934)

Bella battuta, ma che poco si attaglia all'humor nero al quale Holmes è sempre stato più incline. Questo racconto non è stato considerato apocrifo, effettivamente lo stile è quello di Conan Doyle, ma è comunque strano.

Lo stato del professore, nota Holmes, si aggrava a intervalli regolari. Trevor una notte lo aveva sorpreso a camminare a quattro zampe per il corridoio di casa a notte fonda e la figlia vede un viso pauroso all'altezza della finestra della sua camera al primo piano, verosimilmente quello del padre. Holmes e Watson vanno a Camford e con una scusa riescono a parlare con Presbury che li caccia in malo modo, poi se la prende con Trevor subodorando il suo zampino. Holmes torna a Londra alla ricerca di prove. Grazie a un certo Mercer:

"Mercer is since your time,” said Holmes. “He is my general utility man who looks up routine business. It was important to know something of the man with whom our professor was so secretly corresponding.”

"Mercer c'è fin dai vostri tempi," disse Holmes "È il mio factotum per gli affari di routine. Era importante sapere qualcosa dell'individuo col quale il nostro professore corrispondeva così segretamente."

(p. 936)

riesce a stabilire un nesso fra il professore e Praga. Il giorno nel quale Holmes si aspetta un altro attacco, torna a Camford e si apposta nei pressi della casa di Presbury. Lo vedono uscire e arrampicarsi sulle piante, saltare da un ramo all'altro, poi va dal cane a fargli i dispetti. Questa volta la bestia riesce a liberarsi e lo azzanna alla gola. Bennet riesce a calmarlo e a salvare il professore. In casa trovano una lettera proveniente da Praga di un certo H. Lowenstein, uno scienziato pazzo che cerca di creare l'elisir della lunga vita:

Lowenstein! The name brought back to me the memory of some snippet from a newspaper which spoke of an obscure scientist who was striving in some unknown way for the secret of rejuvenescence and the elixir of life. Lowenstein of Prague! Lowenstein with the wondrous strength-giving serum, tabooed by the profession because he refused to reveal its source.

Lowenstein! Il nome mi riportò alla memoria un articolo di giornale che parlava di un oscuro scienziato che cercava, in qualche modo ignoto, il segreto per ringiovanire e l'elisir di lunga vita. Lowenstein di Praga! Lowenstein col suo straordinario siero della forza; interdetto dalla professione perché si rifiutava di rivelarne la fonte.

(p. 939)

Panoramix otteneva la sua pozione della forza mescolando il vischio ad altre erbe a tutti ignote, Lowenstein distillava il suo siero usando i geni delle scimmie e questo era il motivo degli effetti collaterali.

Holmes conclude con una osservazione che, ancora una volta, poco gli si attaglia:

"There is danger there—a very real danger to humanity. Consider, Watson, that the material, the sensual, the worldly would all prolong their worthless lives. The spiritual would not avoid the call to something higher. It would be the survival of the least fit. What sort of cesspool may not our poor world become?”

"Questo è un pericolo - un grandissimo pericolo per l'umanità. Considerate, Watson, che il materialista, il dissoluto, chiunque sia dedito ai soli piaceri mondani prolungherebbe la sua inutile esistenza. Alla fine chi sarebbe più mosso ad aspirare a qualcosa di più elevato? Questa sarebbe la sopravvivenza del meno adatto. Che abisso diventerebbe il nostro povero mondo?"

(ib.)

proprio lui, razionale e positivista, dovrebbe essere anzi curioso di vedere i possibili risultati di un simile esperimento più che rifugiarsi nello spiritualismo.

The adventure of the lion's mane, 27 novembre 1926 su Liberty

1907, ormai Holmes si è ritirato ma, come abbiamo potuto osservare più volte, ha il potere di attirare le disgrazie. Siamo nel Sussex, dove trascorre il meritato riposo allevando api. Watson è rimasto a Londra, quindi è Holmes a farsi carico della narrazione:

"It is a most singular thing that a problem which was certainly as abstruse and unusual as any which I have faced in my long professional career should have come to me after my retirement, and be brought, as it were, to my very door. It occurred after my withdrawal to my little Sussex home, when I had given myself up entirely to that soothing life of Nature for which I had so often yearned during the long years spent amid the gloom of London.

At this period of my life the good Watson had passed almost beyond my ken. An occasional week-end visit was the most that I ever saw of him. Thus I must act as my own chronicler."

È singolare che un problema così astruso e insolito come quelli che ho affrontato nella mia lunga carriera professionale, mi si sia presentato dopo il mio ritiro e portato, per così dire, all'uscio di casa. Accadde dopo il mio ritiro nella mia casetta nel Sussex, quando mi ero completamente abbandonato a quella serena vita nella Natura che tanto spesso avevo agognato durante i lunghi anni trascorsi nelle brume londinesi.

In questo periodo della mia vita avevo perso di vista il buon Watson, raramente si faceva vedere il fine settimana. Quindi dovrò essere cronista di me stesso.

(p. 943)

Che bramasse così intensamente di rifugiarsi nella natura non l'avevamo mai sospettato, anzi, in The resident patient, Watson sostiene l’esatto contrario:

... as to my companion, neither the country nor the sea presented the slightest attraction to him. He loved to lie in the very center of five millions of people, with his filaments stretching out and running through them, responsive to every little rumour or suspicion of unsolved crime. Appreciation of nature found no place among his many gifts, and his only change was when he turned his mind from the evil-doer of the town to track down his brother of the country.

...  quanto al mio compagno, né la campagna, né il mare avevano per lui la minima attrattiva. Amava trovarsi nel mezzo di cinque milioni di persone, con i suoi fili che si allungavano e  attraversavano la città e che vibravano alla più piccola notizia o sospetto di crimine irrisolto. L'amore per la natura non trovava posto fra i suoi molteplici pregi; la sola cosa che poteva fargli cambiare atteggiamento era smettere di interessarsi al malfattore di città per volgersi al suo omologo di campagna.”

(p. 759)

Mai fidarsi di Watson.

Intanto vediamo come si è sistemato:

My villa is situated upon the southern slope of the downs, commanding a great view of the Channel. At this point the coast-line is entirely of chalk cliffs, which can only be descended by a single, long, tortuous path, which is steep and slippery. At the bottom of the path lie a hundred yards of pebbles and shingle, even when the tide is at full. Here and there, however, there are curves and hollows which make splendid swimming-pools filled afresh with each flow. This admirable beach extends for some miles in each direction, save only at one point where the little cove and village of Fulworth break the line.

La mia villa è situata sul versante meridionale delle Downs, con una splendida vista sul Canale. In questo punto la costa è formata interamente di scogliere gessose che si possono discendere solamente da un unico, lungo sentiero tortuoso, ripido e scivoloso. In fondo al sentiero si estende un centinaio di metri di ghiaia e ciottoli, scoperto anche con l'alta marea, qua e là però ci sono insenature e avvallamenti che si riempiono di acqua fresca a ogni marea come splendide piscine. Questa meravigliosa spiaggia si estende per alcuni chilometri in ogni direzione, interrotti solo in un punto dalla piccola baia e dal villaggio di Fulworth.

(p. 943)

Non male, una villa con vista sul mare, una vita ritirata, alieno alla vita sociale con l'unica eccezione del professor Stackhurst:

"Half a mile off, however, is Harold Stackhurst’s well-known coaching establishment, The Gables, quite a large place, which contains some score of young fellows preparing for various professions, with a staff of several masters. Stackhurst himself was a wellknown rowing Blue in his day, and an excellent all-round scholar. He and I were always friendly from the day I came to the coast, and he was the one man who was on such terms with me that we could drop in on each other in the evenings without an invitation.

A mezzo miglio di distanza, tuttavia, sorge il noto istituto scolastico di Harold Stackhurst, The Gables, un edificio impopnente che ospita una ventina di giovani studenti che si preparano alle diverse professioni, con un nutrito staff di insegnati. Stackhurst ai suoi tempi è stato un noto canottiere e un eccellente studioso, dotato di grande cultura. I nostri rapporti sono stati sempre cordiali fin dal mio arrivo sulla costa, è l'unico col quale mi posso incontrare la sera senza bisogno di un invito formale.

(ib.)

modesto surrogato di Watson, il quale non ne ha voluto sapere di ritirarsi in campagna.

Tutto inizia con la strana morte di un giovane professore della scuola diretta da Stackhurst, McPherson, trovato sulla spiaggia con la schiena straziata da quelle che sembrano frustate. Aveva avuto appena il tempo di mormorare "criniera di leone", poi era morto. Durante l'indagine Holmes scopre che McPherson aveva una relazione con Maudie Bellamy, la bella del villaggio che, interrogata, non può che confermare che il giovane non aveva nemici. L'ispettore Bardle ammette di non riuscire a cavare un ragno dal buco e spera nell'intervento di Holmes:

“I know your immense experience, sir,” said he. “This is quite unofficial, of course, and need go no farther. But I am fairly up against it in this McPherson case. The question is, shall I make an arrest, or shall I not?”

"Conosco la vostra immensa esperienza, signor Holmes", disse." La mia non è una richiesta ufficiale, ovviamente, e non c'è bisogno che si sappia. Ma col caso McPherson sto annaspando. Mi chiedo: dovrei arrestare qualcuno o no?"

(p. 948)

graziosissima la traduzione Newton Compton di questo paragrafo: "Conosco la sua immensa esperienza, signore", disse. "Questa è una visita del tutto ufficiosa, naturalmente, e non occorre che gli altri lo sappiano. Ma in questo caso McPherson sto veramente barcollando nel buio." Stupenda, non riesco a immaginare come possa essere successo, una correzione automatica di una parola digitata male non è possibile, il libro è stato edito la prima volta nel 1991 e i computer non erano così sofisticati. Di nuovo: ma le bozze non le legge nessuno? Ma lasciamo Bardle a barcollare nelle tenebre perché succedono altre cose strane; prima di tutto il cane di McPherson viene trovato morto sulla spiaggia poi Ian Murdoch, altro professore, sospettato ingiustamente, si ritrova con la schiena conciata come quella del collega dopo essere entrato in acqua. A Holmes viene in mente una cosa che aveva letto tempo prima e trova la risposta nella sua biblioteca; si tratta di un tipo di medusa:

"Cyanea capillata is the miscreant’s full name, and he can be as dangerous to life as, and far more painful than, the bite of the cobra. Let me briefly give this extract.

“If the bather should see a loose roundish mass of tawny membranes and fibres, something like very large handfuls of lion’s mane and silver paper, let him beware, for this is the fearful stinger, Cyanea capillata. Could our sinister acquaintance be more clearly described?"

"Cyanea capillata questo è il nome completo dell'immonda creatura, può essere mortale e persino più doloroso del morso del cobra. Vi leggo questo breve estratto.

"'Se il bagnante dovesse vedere una massa tondeggiante di membrane e filamenti fulvi, simili alle ciocche della criniera di un leone mista a carta argentata, usi la massima attenzione perché si tratta della letale Cyanea capillata'. Ci potrebbe essere una descrizione migliore della nostra sinistra creatura?"

(p. 950)

che grazie ai suoi tentacoli velenosissimi fa fare l'ennesima bella figura al detective in pensione. Ai complimenti dell'ispettore, Holmes si schernisce, ma non certo per modestia:

I was forced to shake my head. To accept such praise was to lower one’s own standards.

Fui costretto a scuotere il capo. Accettare un simile elogio sarebbe stato abbassare il proprio livello.

(p. 851)

The adventure of the veiled lodger, 22 gennaio 1927, su Liberty

When one considers that Mr. Sherlock Holmes was in active practice for twenty-three years, and that during seventeen of these I was allowed to cooperate with him and to keep notes of his doings, it will be clear that I have a mass of material at my command.

Se si considera che il signor Sherlock Holmes è stato attivo per ventitré anni e che per ben diciassette mi è stato permesso di collaborare con lui e di appuntare le sue imprese, è chiaro che ho un'infinità di materiale a disposizione.

(p. 955)

Si torna al 1896 e alla voce di Watson, il quale si è dimenticato che a quel tempo era tornato ad abitare in Baker Street e si fa mandare un messaggio da Holmes, per convocarlo:

One forenoon—it was late in 1896—I received a hurried note from Holmes asking for my attendance.

When I arrived I found him seated in a smoke-laden atmosphere, with an elderly, motherly woman of the buxom landlady type in the corresponding chair in front of him.

Una mattina, sul finire del 1896, ricevetti un messaggio di Holmes scritto in fetta e furia che richiedeva la mia presenza.

Quando arrivai lo trovai seduto in un ambiente denso di fumo, con un'anziana e materna signora, che sembrava una florida affittacamere seduta di fronte a lui.

(ib.)

La donna è Mrs. Merrilow, effettivamente è un'affittacamere, che si presenta a Baker Street su suggerimento della sua misteriosa inquilina, Mrs. Ronder, che si è decisa a rivelare un segreto e quindi chi meglio di Holmes e soprattutto Watson per mantenere un segreto? Eugenia Ronder era la bellissima moglie del laido proprietario di un circo e si esibiva con lui in un numero con un leone. Un giorno, secondo le indagini ufficiali, il leone era uscito dalla gabbia mentre i due domatori gli portavano da mangiare e li aveva aggrediti, uccidendo Mr. Ronder e sfigurando orribilmente il volto di sua moglie che da quel giorno nasconde il volto con un velo. Alla presenza di Holmes e Watson Eugenia confessa che era innamorata dell'uomo forzuto, Leonardo.

"Then Leonardo came more and more into my life. You see what he was like. I know now the poor spirit that was hidden in that splendid body, but compared to my husband he seemed like the angel Gabriel. He pitied me and helped me, till at last our intimacy turned to love—deep, deep, passionate love, such love as I had dreamed of but never hoped to feel. My husband suspected it, but I think that he was a coward as well as a bully, and that Leonardo was the one man that he was afraid of. He took revenge in his own way by torturing me more than ever. One night my cries brought Leonardo to the door of our van. We were near tragedy that night, and soon my lover and I understood that it could not be avoided. My husband was not fit to live. We planned that he should die."

"Poi Leonardo è entrato sempre più nella mia vita. Avete visto com'era. Ora so che animo meschino si celasse in quel corpo splendido, ma rispetto a mio marito sembrava l'angelo Gabriele. Ha avuto pietà di me e mi ha aiutato, finché alla fine la nostra amicizia si trasformò in amore: amore profondo, profondo e appassionato, l'amore che avevo sognato e che non speravo di provare. Mio marito lo sospettava, ma penso che fosse un codardo oltre che un prepotente e che Leonardo fosse l'unico uomo di cui avesse paura. Si vendicava a modo suo torturandomi più che mai. Una notte le mie grida richiamarono Leonardo alla porta del nostro carrozzone. Quella notte abbiamo sfiorato la tragedia e abbiamo capito, io e il mio amante, che non era possibile evitarla. Mio marito non era degno di vivere. Decidemmo di farlo morire."

(p. 958)

Leonardo aveva costruito una clava con artigli d'acciaio che simulavano le grinfie di un leone, si era appostato nei pressi della gabbia e, mentre il domatore portava da mangiare alla belva, lo aveva ucciso. Il leone però, eccitato dall'odore del sangue umano, aveva aggredito Eugenia. Leonardo era fuggito dalla paura e a Eugenia, ormai sfigurata, non era rimasto che ritirarsi dal mondo nella pensione di Mrs. Merrilow. Solo una volta appresa la morte di Leonardo, Eugenia aveva trovato la forza di alleggerire la coscienza. Nonostante l'azione perfida, Holmes prova compassione e si augura che ci sia una compensazione nell'aldilà:

"Poor girl! The ways of fate are indeed hard to understand. If there is not some compensation hereafter, then the world is a cruel jest."

"Povera ragazza! Le vie del destino sono davvero ardue da comprendere. Se non ci fosse una compensazione nell'aldilà la vita sarebbe una burla crudele."

(p. 959)

non solo, il Nostro si trasforma in una sorta di buon pastore che la ammonisce contro la tentazione di suicidarsi perché:

“Your life is not your own,” he said. “Keep your hands off it.”

“What use is it to anyone?”

“How can you tell? The example of patient suffering is in itself the most precious of all lessons to an impatient world.”

"La vostra vita non vi appartiene", disse. "Non toccatela."

"Ma a che serve ormai?"

"Chi può dirlo? Un esempio di paziente sofferenza è la lezione più preziosa per un mondo impaziente."

(p. 959)

Inutile dire che anche queste considerazioni poco si attagliano al personaggio di Holmes.

Appartengo a quella scuola di critica letteraria puntigliosa nel non confondere l'autore col narratore, ma quando si leggono frasi come questa, ma anche le considerazioni sull'elisir dell'eterna giovinezza in The creeping man, così alieni alla mentalità razionale del detective che conosciamo, è difficile non ricordare che negli ultimi anni Conan Doyle passava il suo tempo a cercare di fotografare elfi e fate.

The adventure of Shoscombe Old Place, 5 marzo 1927 su Liberty

Dopo molti anni da Silver Blaze si torna in ambiente ippico e veniamo a sapere, con un po' di sorpresa, che Watson dilapida mezza pensione in scommesse:

“I had a new client calling, but he is overdue. By the way, Watson, you know something of racing?”

“I ought to. I pay for it with about half my wound pension.”

"Aspettavo un nuovo cliente, ma è in ritardo. A proposito, Watson, vi intendete di corse di cavalli?"

"Dovrei, visto che ci lascio la metà della mia pensione d'invalidità."

(p. 963)

Il cliente ritardatario è John Mason, capo istruttore della scuderia di Shoscombe Park, nel Berkshire. Mason è preoccupato per il suo padrone, Sir Robert Norberton che, sommerso dai debiti, aveva deciso di puntare tutti i suoi averi su uno dei suoi cavalli da corsa, un outsider di grande talento. Sir Robert inoltre aveva iniziato a comportarsi in maniera strana e aveva regalato a un locandiere il cane prediletto della sua amata sorella, Lady Beatrice Falder, proprietaria di Shoscombe Old Place e nota allevatrice di spaniel. Infine, Mason aveva sorpreso il padrone all'interno di una cripta della chiesa a esumare un antico cadavere. Holmes e Watson seguono Mason nel Berkshire e durante un'ispezione alla cripta si imbattono in Sir Robert che, incalzato da Holmes, racconta tutta la sua storia. Beatrice era morta poche settimane prima e Robert aveva deciso di nasconderne il corpo in una tomba nella cripta perché la proprietà era tutta della sorella e lui era nelle mani degli strozzini. Sicuramente una traduzione corretta è "strozzini" ma la parola originale è "Jews": "For myself, I am deeply in the hands of the Jews."  dunque, letteralmente: "sono in mano degli ebrei". E questo la dice lunga. L'affaire Dreyfuss rimonta a una trentina di anni prima e appena sei anni dopo la Germania nazista emanerà le prime leggi razziali seguite a ruota da quelle italiane, ma a quanto pare, francesi, tedeschi e italiani non erano soli sulla Terra. Dunque, se fosse stata scoperta la morte della sorella dalla quale, di fatto, Sir Robert dipendeva, i creditori lo avrebbero rovinato. Occultandone la morte per le tre settimane che mancavano al derby, Sir Robert aveva avuto modo di puntare tutti i suoi averi sull'outsider, vincendo una somma eccezionale; aveva pagato i creditori e aveva continuato a vivere agiatamente.

The adventure of the retired colourman, 18 dicembre 1926 su Liberty

L'ultimo caso della raccolta ci lascia con un mistero irrisolto: come sia venuto in mente alla Newton Compton di rendere il titolo L'avventura del portabandiera in pensione? Non è un sinonimo; in caso d'incertezza il mestiere del pensionato Josiah Amberley è descritto dettagliatamente proprio all'inizio del racconto:

“Josiah Amberley. He says he was junior partner of Brickfall and Amberley, who are manufacturers of artistic materials. You will see their names upon paint-boxes. He made his little pile, retired from business at the age of sixty-one, bought a house at Lewisham, and settled down to rest after a life of ceaseless grind.
...
Retired in 1896, Watson. Early in 1897 he married a woman twenty years younger than himself—a good-looking woman, too, if the photograph does not flatter. A competence, a wife, leisure—it seemed a straight road which lay before him. And yet within two years he is, as you have seen, as broken and miserable a creature as crawls beneath the sun.”

“Josiah Amberley. Dice che è stato il socio più giovane di Brickfall e Amberley, produttori di materiali artistici. Troverete i loro nomi sulle scatole di colori. Fece il suo gruzzolo, si ritirò dagli affari all'età di sessantuno anni, comprò una casa a Lewisham e si sistemò per riposarsi dopo una vita di incessante fatica.
...
In pensione nel 1896, Watson. All'inizio del 1897 sposò una donna di vent'anni più giovane, anche di bell'aspetto, se la fotografia non mente. Una rendita, moglie, tempo libero; sembrava prospettarglisi un futuro sereno. Eppure, come avete visto, dopo due anni è una creatura infelice e miseranda che striscia sotto il sole."

(p. 973)

quindi Amberley produceva colori e altri materiali artistici e non si era mai sognato di portare le bandiere da nessuna parte. Comunque, il pensionato si rivolge a Holmes perché la moglie è scappata con l'amante, tale dottor Ernest, che frequentava casa Amberly perché giocava a scacchi col pensionato. Non solo, i due fuggono portandogli via tutti i soldi e i titoli che aveva messo da parte in una dura vita di lavoro. Ma Holmes è impegnato e, come fa sempre in questi casi, manda Watson a investigare al posto suo:

“Well, the immediate question, my dear Watson, happens to be, What will you do?—if you will be good enough to understudy me. You know that I am preoccupied with this case of the two Coptic Patriarchs, which should come to a head to-day. I really have not time to go out to Lewisham, and yet evidence taken on the spot has a special value. The old fellow was quite insistent that I should go, but I explained my difficulty. He is prepared to meet a representative.”

"Beh, la prima domanda, mio ​​caro Watson, è cosa farete voi? - se foste così gentile da fare le mie veci. Sapete che sono assillato dal caso dei due patriarchi copti del quale oggi dovrei venire a capo. Non ho davvero tempo per andare a Lewisham, ma le prove raccolte sul posto hanno grande valore. Il vecchio insisteva per farmi andare, ma ho spiegato le mie difficoltà. È pronto a incontrare un sostituto."

(ib.)

Come sempre Watson non ne indovina una:

“Don’t be hurt, my dear fellow. You know that I am quite impersonal. No one else would have done better. Some possibly not so well. But clearly you have missed some vital points. What is the opinion of the neighbours about this man Amberley and his wife? That surely is of importance. What of Dr. Ernest? Was he the gay Lothario[2] one would expect?  With your natural advantages, Watson, every lady is your helper and accomplice. What about the girl at the post-office, or the wife of the greengrocer? I can picture you whispering soft nothings with the young lady at the Blue Anchor, and receiving hard somethings in exchange. All this you have left undone.”

 

 

"Non ve ne abbiate a male, mio ​​caro amico. Sapete che sono imparziale. Nessun altro avrebbe potuto fare di meglio. Qualcuno forse avrebbe fatto molto di peggio, ma chiaramente vi sono sfuggiti alcuni punti essenziali. Qual è l'opinione dei vicini su questo Amberley e sua moglie? Questo sicuramente è importante. E il dottor Ernest? Era quel dongiovanni che ci si aspetterebbe? Con le vostre qualità naturali, Watson, ogni donna potrebbe aiutarvi e diventare vostra complice. Perché non avete interrogato la ragazza dell'ufficio postale o la moglie del fruttivendolo? Posso immaginarvi bisbigliare sommessamente sciocchezze alla ragazza del Blue Anchor e avere qualcosa di tangibile in cambio. E tutto questo non lo avete fatto."

 
(p. 975)

addirittura Holmes lo rimprovera di non aver usato il suo fascino sul genere femminile. Non è chiaro se lo stia prendendo in giro, ma in più di una occasione Holmes sostiene che Watson piaccia alle donne. Nel rapporto del Gay Lothario Watson la sola cosa che gli fa drizzare e orecchie è il fatto che Amberley, con tutto quello che è successo, si sia messo a ritingere le casa. Del caso si interessa anche un certo Barker:

"I had already warned Holmes by telegram of the hour of our arrival, but we found a message waiting that he was at Lewisham and would expect us there. That was a surprise, but an even greater one was to find that he was not alone in the sitting room of our client. A stern-looking, impassive man sat beside him, a dark man with gray-tinted glasses and a large Masonic pin projecting from his tie.
 

"This is my friend Mr. Barker,” said Holmes.
 

“He has been interesting himself also in your business, Mr. Josiah Amberley, though we have been working independently.”

"Avevo già spedito un telegramma a Holmes per avvertirlo dell'ora del nostro arrivo, ma trovammo un suo messaggio col quale diceva che era a Lewisham e ci avrebbe aspettato lì. Fu una sorpresa, ma ancor di più scoprire che non era solo nel soggiorno del nostro cliente; accanto a lui sedeva un uomo bruno dall'aria severa e impassibile, con occhiali scuri e una grossa spilla massonica che sporgeva dalla cravatta.

"Questo è il mio amico, il signor Barker", disse Holmes.

"Si è interessato anche lui al suo caso, signor Josiah Amberley, anche se non lavoriamo insieme."

(pp. 975-976)

che sarebbe un altro detective privato, ingaggiato dalla famiglia del dottor Ernest, che Watson col suo fare circospetto aveva messo in allarme.

Holmes con un falso telegramma allontana Amberley e ispeziona la casa commettendo l'ennesima effrazione, e scopre che il caveau dove il pensionato teneva i valori si può trasformare in una efficace camera a gas nella quale aveva ucciso gli amanti e la stava pitturando per nascondere l'odore di gas con quello della vernice.

La cosa che viene subito in mente è, ma se era stato lui, come aveva potuto essere così stupido da andare sua sponte a stuzzicare Sherlock Holmes? Intanto Amberley aveva una mentalità da italiano:

"He has, to a high degree, the sort of mind which one associates with the mediaeval Italian nature rather than with the modern Briton. He was a miserable miser who made his wife so wretched by his niggardly ways that she was a ready prey for any adventurer."

"Ha, in altissimo grado, il tipo di mentalità che si associa più a quella di un italiano medievale che a quella un inglese moderno. Era un miserabile avaro che ha reso sua moglie talmente infelice coi suoi modi meschini da renderla preda di qualsiasi avventuriero." (p. 978

(p. 978)

e già questo sarebbe terminante, ma aveva voluto strafare:

“Pure swank!” Holmes answered. “He felt so clever and so sure of himself that he imagined no one could touch him. He could say to any suspicious neighbour, ‘Look at the steps I have taken. I have consulted not only the police but even Sherlock Holmes.’”

"Pura ostentazione!" rispose Holmes. "Si sentiva così furbo e così sicuro di sé che pensava nessuno potesse scoprirlo. Poteva controbattere a qualsiasi vicino sospettoso dicendo: "Che altro potevo fare? Non solo ho consultato la polizia, ma anche Sherlock Holmes.'"

(p. 979)

ma Amberly, al pari dei pifferi di montagna, finisce suonato.

Veiled lodger parla di due amanti che uccidono il marito della donna, questo racconto parla dell'omicidio di due amanti esattamente come Cardboard box che però fu censurato senza pietà. Come dice Bob Dylan, i tempi stanno cambiando.

Tre anni dopo, un attacco cardiaco impedirà ad Arthur Conan Doyle di continuare a far vivere altre avventure al geniale detective, ma ancor prima che morisse il cinema aveva presentato Sherlock Holmes anche a chi non aveva avuto il piacere di conoscerlo sui libri; poi decine di scrittori e scenggiatori si sono dati da fare per raccontare ancora le vecchie avventure e per scriverne delle nuove, e per fortuna ancora non hanno finito.

 


[1] Se il dottor Freud si fosse preso la briga di psicanalizzare Gruner (cosa possibile, essendo contemporanei ed entrambi austriaci), avrebbe avuto senz'altro qualcosa da dire sulla sua mania di collezionare di tutto, dalle donne, ai vasi cinesi.

[2] Personaggio che appare in The Fair Penitent, del1703, una tragedia in versi di Nicholas Rowe; è il prototipo del libertino il cui unico interesse è sedurre le donne. In Inghilterra diventa proverbiale al punto che Samuel Richardson usa il “haughty, gallant, gay Lothario” come modello per Robert Lovelace nel suo romanzo epistolare Clarissa (1747–48); nei paesi latini il prototipo del seduttore, invece, è senz'altro il Don Giovanni di Tirso e di Zorrilla, tanto che la definizione che dà il dizionario di "dongiovanni" è "Corteggiatore impenitente di donne, audace e fortunato, talvolta millantatore". Sarebbe stato lo stesso o forse anche meglio, tradurre "rubacuori", come fa Mondadori, ma con Don Giovanni si rimane in ambito di personaggi letterari.